Covid, ancora paura: variante infetterebbe maggiormente i polmoni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Covid, ancora paura: variante infetterebbe maggiormente i polmoni

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Nuovi studi sul Covid ed in particolare su una variante che avrebbe la capacità di infettare maggiormente i polmoni. Di quale si tratta.

Si tratta ancora di una ipotesi in fase di studio, ma a quanto pare una variante del Covid-19 potrebbe essere piuttosto pericolosa. Lo dicono i medici che stanno analizzando gli effetti sui polmoni di Eris che porterebbe sintomi simili a quelli della precedente sottovariante Omicron ma con maggiore incidenza, appunto, sui polmoni.

Covid, la variante Eris e lo studio

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In tutto il mondo, e anche in Italia, l’allerta per il Covid è ancora alta. Ancora di più lo potrebbe essere a seguito di alcuni studi su Eris, una variante che negli ultimi tempi risulta essere tra le più diffuse nel pianeta.

Stando a quanto riferiscono i medici e gli studiosi dell’Università di Tokyo, proprio Eris sembra avere una maggiore capacità di infettare i polmoni. Si tratta ancora di una ipotesi che necessiterà di maggiori informazioni ma dalla ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv, sembra certificata questa “abilità”.

Dagli esperimenti effettuati su criceti è stato rilevato che tale variante pare avere una maggiore capacità di infettare i polmoni. Questo, chiaramente, potrebbe rappresentare un problema per parte dei pazienti infettati dal virus, specie i più fragili.

Sebbene non siano ancora stati definiti in modo specifico i sintomi di Eris, i medici riferiscono che le manifestazioni del virus sembrino più lievi o comunque quelle comuni del Coronavirus, simili a quelli della precedente sottovariante Omicron

Parliamo quindi di disturbi delle vie respiratorie superiori, dal mal di gola alla tosse secca, fino al naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari. In linea generale le varie mutazioni del virus colpiscono ancora principalmente il sistema respiratorio ma, poiché ci sono stati appunto dei cambiamenti, alcuni sintomi sono diventati più comuni e altri meno dall’inizio della pandemia ad oggi.

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ultimo aggiornamento: 6 Settembre 2023 13:12

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