La nuova variante Xe del Covid sembra essere più contagiosa di Omicron del 10%. Quali sono gli scenari previsti e cosa dicono gli esperti.
Difficile prevedere con esattezza quali saranno le conseguenze future della nuova variante Xe del Covid. Intanto però gli esperti iniziano a fornire le prime informazioni utili ai cittadini. Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattia Infettive del Policlinico San Martino di Genova dice: “E’ più contagiosa ma non più cattiva. Non sembra più aggressiva, più mortale e più patogenetica”.
Secondo il virologo Pregliasco, invece, la nuova variante è più contagiosa della già “contagiosissima” Omicron del 10%. Tuttavia il virologo ha aggiunto che Xe sembra però non avere caratteristiche diverse rispetto alle precedenti.
Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto farmacologico Mario Negri non ha dubbi: “Il virus ci può riservare molte sorprese”. Remuzzi si mostra piuttosto preoccupato dalla nuova variante e sul Corriere della Sera spiega: “Si tratta di una variante ricombinante, ovvero che ha unito in sé parti di Omicron BA.1 e di Omicron BA.2”.
Le caratteristiche di Xe
Remuzzi ha spiegato: “A differenza di altri ceppi combinati, come Xd e Xf (mix tra Delta e Omicron), che non hanno grande diffusione, Xe sta prendendo piede in Inghilterra”. Qui c’è un’attività di sequenziamento molto intensa e la previsione è che la nuova variante possa già essere presente anche in Italia.
Bassetti ha invece spiegato che la variante Xe è un mix di Omicron 1 e 2 che si uniscono e si ricombinano. Questo è un fenomeno che avviene abitualmente anche per l’influenza. “Mutazioni e ricombinazioni avvengono in continuazione per tutti i virus e molti altri microrganismi” ha concluso. L’invito di Bassetti è comunque sempre quello alla vaccinazione, in special modo il ciclo completo vaccinale, booster, perché può aiutare nel prevenire le forme più gravi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato la contagiosità superiore del 10% della variante Xe anche se ancora si tratta dei primi dati.