Covid: la variante XEC aumenta, ma la KP.3.1.1 comincia a far paura

Covid: la variante XEC aumenta, ma la KP.3.1.1 comincia a far paura

Quali varianti Covid potrebbero dominare l’autunno 2024. La XEC sta emergendo, ma la KP.3.1.1 rimane forte. Sintomi, vaccini e cosa aspettarsi.

Con l’autunno alle porte, la comunità scientifica osserva attentamente l’evoluzione delle nuove varianti Covid. Quest’anno, l’attenzione è concentrata principalmente sulla variante XEC e sulla KP.3.1.1, entrambe considerate potenziali candidate per diventare le varianti dominanti nei prossimi mesi. L’andamento di queste varianti, i loro sintomi e l’efficacia dei vaccini aggiornati saranno cruciali per la gestione della pandemia.

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La variante XEC: una nuova minaccia?

La variante XEC, scoperta per la prima volta a Berlino a giugno 2024, sta gradualmente guadagnando terreno. Secondo Raj Rajnarayanan, professore presso la Nyitcom-Arkansas State University, XEC potrebbe diventare la variante dominante entro novembre. Attualmente rappresenta circa il 5-7% dei casi a livello globale, ma la sua diffusione è in crescita, con segnalazioni provenienti da Germania, Danimarca, Regno Unito e Paesi Bassi.

La variante XEC è un ricombinante di altre due varianti, KP.3.3 e KS.1.1, e presenta una mutazione ereditata dalla prima, che ha già dominato in Giappone. Sebbene la proteina spike di XEC sia simile a quella di KP.3.1.1, ci sono piccole differenze che potrebbero conferire un vantaggio evolutivo. Alcuni esperti, come Ryan Hisner, suggeriscono che il comportamento della variante XEC potrebbe essere influenzato da cambiamenti nella proteina nucleocapside, una delle componenti più abbondanti e significative del virus.

Covid varianti: sintomi e vaccino

Per quanto riguarda i sintomi associati a queste varianti, non ci sono ancora evidenze che suggeriscano cambiamenti significativi rispetto ai ceppi precedenti. I sintomi più comuni restano quelli già noti, come tosse, perdita di appetito e naso che cola. Tuttavia, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno sottolineato che al momento non esistono sintomi specifici riconducibili esclusivamente alla variante XEC o a KP.3.1.1.

L’importanza del vaccino resta al centro della strategia di prevenzione. I vaccini aggiornati, progettati per affrontare le varianti attualmente in circolazione, si prevede offrano una protezione adeguata contro XEC e KP.3.1.1. Gli esperti consigliano di continuare a vaccinarsi per ridurre il rischio di infezioni gravi e ospedalizzazioni.