Covid, le Regioni al Governo: “I colori non servono più”

Covid, le Regioni al Governo: “I colori non servono più”

Vertice Regioni-Governo sul Covid. I presidenti: “I colori non servono più. Eliminare tutte le fasce”.

ROMA – E’ andato in scena nella giornata di mercoledì 19 gennaio 2022 un vertice tra Regioni e Governo sulla situazione Covid in Italia e sulle prossime misure da prendere per cercare di vivere una certa normalità dopo mesi non facili.

Nessuna decisione, come riportato dall’Ansa, è stata presa e la prossima settimana ci sarà un nuovo confronto per provare ad arrivare ad una compresso definitivo. Non è stato ancora fissato il Consiglio dei ministri per discutere queste misure e la scelta finale sarà fatta solamente dopo il picco.

Le richieste delle Regioni

Come riferito dall’Ansa, le Regioni hanno ottenuto una apertura sulla modifica dei parametri per entrare nei colori, ma ancora la discussione è in corso. In particolare, i governatori hanno chiesto al Governo di eliminare definitivamente la suddivisione a zone perché in questo momento non ha senso.

Una linea sostenuta da tutti i presidenti e anche da parte della maggioranza. Lo stesso sottosegretario Costa ha sottolineato la necessità di avviare un percorso per semplificare questi criteri: “L’unica zona che deve rimanere è quella rossa“.

Coronavirus

Arriva una frenata sulla riduzione della quarantena

Se sui colori, come detto, c’è stata una apertura, da registrare una frenata sulla riduzione a cinque giorni della quarantena per i sintomatici. Da parte del Ministero è sottolineato come non ci sono, al momento, delle evidenze scientifiche per adottare questa misura.

Resta, invece, ancora aperta la discussione sul conteggio dei positivi in ospedale escludendo quelli che arrivano per altre patologie. Su questo tema la decisione definitiva molto probabilmente sarà presa dal premier Draghi visto che anche all’interno del Cts ci sono posizioni completamente diverse. Tutte scelte che, come detto in precedenza, arriveranno tra fine gennaio e inizio febbraio subito dopo il picco.