CQC: cos’è, quanto costa e come si ottiene

CQC: cos’è, quanto costa e come si ottiene

La CQC (Carta di Qualificazione Conducente) integra le patenti di tipo C e D, ha una validità di cinque anni e abilita al trasporto professionale di persone o merci.

In Italia, la possibilità di condurre su strada veicoli a motore è subordinata al possesso della patente di guida. Per ciascun tipo di mezzo, il Codice della Strada prevede una licenza specifica, da ottenere attraverso il superamento di un esame. Alcune patenti, nello specifico quelle di categoria C e D, consentono di svolgere in maniera professionale il trasporto di merci e persone; queste licenze devono essere integrate dalla cosiddetta ‘CQC‘; vediamo di seguito di cosa si tratta e qual è la procedura per l’ottenimento e il rinnovo.

Cos’è la CQC: definizione e normativa di riferimento

L’acronimo CQC sta per “Carta di Qualificazione del Conducente“. Come si legge sul sito ufficiale della Polizia di Stato, si tratta di “un documento abilitativo che si aggiunge alla patente di guida” che è necessario “per tutti i conducenti che effettuano professionalmente l’autotrasporto di persone e di cose su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie C, CE, D e DE“.

Esistono due tipi di abilitazione: la CQC persone e la CQC merci, a seconda del diverso tipo di trasporto. Le due qualifiche non sono intercambiabili, ovvero ciascuna abilita il conducente a guidare solo e soltanto una specifica categoria di veicoli (chi ha solo la CQC persone, ad esempio, non può trasportare merci); di contro, la stessa persona può ottenere entrambe le abilitazioni.

Il conseguimento della CQC è diventato obbligatorio per effetto della direttiva Direttiva europea 2003/59/CE che in Italia è stata recepita tramite il Decreto legislativo 286 del 21/11/2005. Quest’ultimo riguarda la “liberalizzazione regolata dell’esercizio dell’attività di autotrasporto di cose per conto di terzi“.

L’articolo 17 del decreto individua i casi di esenzione; l’obbligo di qualificazione iniziale non riguarda i conducenti “già titolari, alla data del 9 settembre 2008, di patente di guida italiana di categoria D o DE e di certificato di abilitazione professionale di tipo KD ovvero di patente di guida rilasciata da uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo di categoria D1, D1E, D o DE“.

Per i titolari di una patente di tipo C oppure CE, invece, l’obbligo di conseguire la CQC è scattato dopo il 9 settembre 2009. I termini sopra citati sono validi anche per chi possiede una patente rilasciata da uno Stato non appartenente all’Unione Europea od allo Spazio Economico Europeo che sia equivalente alle licenze di tipo C o D, a patto di “di svolgere l’attività di conducente alle dipendenze di un’impresa stabilita sul territorio italiano“.

La CQC ha una validità di 5 anni e si può rinnovare una volta scaduta. La durata della Carta di Qualificazione è slegata dal periodo di validità della patente di guida, per tanto i due documenti possono recare date di scadenza diverse. La sospensione o la revoca della licenza di guida rendono inefficace anche la CQC.

Fonte foto: pixabay.com/it/photos/stampa-digitale-camionista-km-1198858/

I requisiti per il conseguimento

Per conseguire la CQC è necessario seguire dei corsi specifici. Per accedervi non è necessario aver già conseguito la relativa patente (C o D) ma, per la parte del programma relativo alle ore di guida, “è necessario il previo possesso dell’autorizzazione ad esercitarsi alla guida” per la patente di categoria corrispondente.

Per il trasporto merci, l’età minima è 18 anni. Il conducente può guidare veicoli di categoria C e CE dopo aver frequentato un corso di formazione ordinaria ed aver superato il relativo esame mentre il completamento di un corso di formazione accelerato conferisce il diritto di guidare veicoli di categoria C1 e C1E. La frequenza di un corso iniziale accelerato consente di condurre veicoli per il trasporto merci (C e CE) a partire da 21 anni.

Per quanto concerne la CQC persone, invece, l’età minima è 21 anni. Il conducente che frequenta con successo un corso iniziale accelerato acquisisce il diritto di condurre veicoli di categoria D e DE per servizi di linea la cui percorrenza non superi i 50 km. La frequenza di un corso accelerato, ed il superamento del relativo esame, consente al conducente di guidare veicolo di categoria D1 e D1E. Tramite un corso di qualificazione iniziale accelerato è possibile guidare veicoli di tipo D e DE solo a partire dai 23 anni.

Il decreto stabilisce, inoltre, che “i titolari di carta di qualificazione del conducente per il trasporto di cose che intendono conseguire anche la carta di qualificazione del conducente per il trasporto di persone, o viceversa, devono dimostrare esclusivamente la conoscenza delle materie specifiche attinenti alla nuova qualificazione“.

L’esame CQC: in cosa consiste

Come detto, per conseguire la CQC bisogna seguire corsi formativi e superare un esame. I primi vengono organizzati dalle scuola guida o da altri enti abilitati; la loro durata è variabile: i corsi accelerati durano meno di quelli ordinari ma consentono di ottenere una Carta di Qualificazione soggetta ad alcune restrizioni.

L’esame consta di due prove, una ‘comune’ ed una ‘specialistica’. Lo stesso candidato non può svolgere, nello stesso giorno, entrambi i test. Le modalità di svolgimento sono comuni alle altre tipologie di patente: un quiz informatizzato, costituito da 60 domande alle quali rispondere ‘vero’ o ‘falso’ entro un lasso di tempo di 120 minuti. La prova si considera superata se il candidato ha commesso al massimo 6 errori.

Il candidato deve superare prima la prova ‘comune’ per poi fare richiesta alla Motorizzazione Civile per accedere alla parte ‘specialistica’; se l’esito di una delle due è negativo, è possibile ripetere il test solo dopo 30 giorni dallo svolgimento dello stesso.

Il rinnovo CQC

L’articolo 20 del Decreto legislativo 286/2005 (‘Formazione periodica‘) regolamenta le modalità per il rinnovo della CQC. Tutti i conducenti titolari della Carta di Qualificazione devono rinnovarla ogni cinque anni “dopo aver frequentato obbligatoriamente un corso di formazione“, come si legge nel decreto.

La formazione periodica propedeutica al rinnovo della Carta consiste in un aggiornamento professionale che ha come oggetto il perfezionamento delle conoscenze del conducente in materia di sicurezza stradale e ottimizzazione del dispendio di carburante.

Quanto costa la Carta di Qualificazione

A differenza delle patenti comuni conseguibili anche da privatista, non è possibile risparmiare sul costo CQC sia per l’ottenimento che per il rinnovo. In entrambi i casi, infatti, i corsi di formazione sono obbligatori.

La CQC persone può costare tra gli 800 e i 1.500 euro mentre il costo di quella che abilita al trasporto merci va dai 2.000 ai 4.000 euro. La spesa per le 35 ore di corso da frequentare per il rinnovo, invece, si aggira sui 200 euro.

Fonte foto: pixabay.com/it/photos/stampa-digitale-camionista-km-1198858/