Il portavoce del Cremlino Peskov risponde agli insulti di Biden definendoli solo un attacco personale.
Ad una domanda dei giornalisti il presidente degli Stati Uniti è esploso in una conferma che sì, Putin è un criminale di guerra. “Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità” scrive poi Biden in riferimento agli attacchi russi a Mariupol. “Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo”. Ma queste dichiarazioni non sono per niente piaciute al Cremlino che le ha ritenute “inaccettabili e imperdonabili” come afferma il portavoce Peskov.
La precedente amministrazione americana aveva un rapporto abbastanza disteso con Mosca grazie all’intesa tra Putin e Trump. Biden invece ha subito definito, nel marzo 2021 il presidente russo un killer per aver interferito nelle elezioni americane. Ma il portavoce del Cremlino non vuole neanche rispondere a queste definizioni, Dmitry Peskov, infatti fa sapere di non voler rispondere al presidente degli Stati Uniti. Biden “Sono insulti personali al presidente Putin. ormai fa queste dichiarazioni su base giornaliera: data la sua irritabilità, stanchezza, e talvolta dimenticanza. Questo alla fine lo spinge a fare osservazioni aggressive, non daremo giudizi duri per non suscitare ancora più aggressività“, ha affermato. Tra l’altro, questi insulti arrivano “da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo“.
“Biden è stanco e dimentica le cose”
Anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov spende parole molto critiche nei confronti degli Stati Uniti. Lavrov ha detto che gli Usa vogliono un mondo unipolare e ricordando che “ci sono paesi che non vogliono prendere ordini dallo Zio Sam”. Ma il Cremlino non ha voluto lasciare ulteriori dichiarazioni per non rendere i rapporti già fin troppo tesi con gli Stati Uniti nel pieno di una guerra che vede protagonista la Russia.