Un Milan in difficoltà e senza Shevchenko passa a Messina grazie alle doppiette di Crespo e Tomasson. La vittoria sui siciliani è l’inizio di una serie di otto successi consecutivi.
Il 2 febbraio 2005 il Milan è di scena a Messina, per il 22° turno di campionato che si gioca in infrasettimanale. Il momento è molto delicato per gli uomini di Ancelotti: nelle prime due gare del girone di ritorno, infatti, i rossoneri hanno perso a Livorno e in casa con il Bologna, sempre per 1 a 0. I due ko alquanto inopinati hanno provocato un divario di otto punti dalla capolista Juventus. E così, per rimanere attaccati in qualche modo alle speranze di scudetto, Maldini e compagni si presentano al “San Filippo” con l’obbligo di conquistare i tre punti. All’andata, tra l’altro, Zampagni e soci violarono San Siro, infliggendo al Milan una pesante sconfitta.
Coppia d’attacco inedita
Come se ciò non bastasse, Ancelotti deve fare a meno di Shevchenko infortunato. In attacco giocano pertanto Crespo e Tomasson, assistiti da Kakà. E l’argentino ci mette poco a andare a segno: veronica di Seedorf, palla a Kakà che di tacco serve Crespo, il quale trafigge Storari. Al 18′ arriva anche il raddoppio: una bella azione in verticale viene finalizzata da Tomasson con una zampata sotto porta. Alla mezzora, però, il solito Zampagna dimezza lo scarto con una sforbiciata dall’altezza del dischetto e riapre il risultato.
Doppietta argentina e danese
Nella ripresa, il Milan chiude i conti con il solito Crespo, il quale conclude alla perfezione un triangolo con Kakà. Nel recupero, infine, Seedorf lancia Tomasson che entra in area e batte ancora Storari di sinistro. Per entrambi gli attaccanti rossoneri la gioia della doppietta personale. A completare la gioia degli uomini di Ancelotti le notizie da Torino, dove la Sampdoria ha espugnato il campo della capolista Juventus.