La crisi dell’auto: al via il “Dialogo Strategico”

La crisi dell’auto: al via il “Dialogo Strategico”

L’Unione Europea lancia il Dialogo Strategico sull’industria automobilistica. Il piano d’azione sarà presentato il 5 marzo.

Negli ultimi anni, il settore automobilistico europeo ha affrontato sfide senza precedenti. La transizione ecologica, l’elettrificazione e le nuove normative ambientali hanno imposto ai costruttori e ai fornitori la necessità di ripensare le proprie strategie, appunto con il nuovo progetto chiamato “Dialogo Strategico”.

I partecipanti al Dialogo Strategico

A questo si aggiunge la crescente concorrenza globale, che mette sotto pressione un’industria cruciale per l’economia europea, con oltre 13 milioni di posti di lavoro e un contributo di circa mille miliardi di euro al PIL dell’UE.

In risposta a queste difficoltà, la Commissione Europea ha dato il via al Dialogo Strategico, un’iniziativa volta a creare un confronto aperto con i rappresentanti del settore. La presidente Ursula von der Leyen ha sottolineato la rilevanza di questo momento: “L’industria automobilistica europea si trova in un momento cruciale e noi riconosciamo le sfide che deve affrontare”. L’obiettivo del dialogo è rispondere a una domanda chiave: “Cosa ci manca per liberare il potere innovativo delle nostre aziende e garantire un settore solido e sostenibile?”.

Secondo la Commissione, il Dialogo Strategico segna “l’inizio di un processo inclusivo e collaborativo” per affrontare le criticità del comparto. Al tavolo siedono 22 realtà, tra cui importanti case automobilistiche come BMW, Renault, Volkswagen, Volvo e Iveco, oltre a fornitori come Robert Bosch, Valeo e ZF. Sono inoltre coinvolti sindacati, associazioni di settore come ACEA e CLEPA, e organizzazioni ambientali come Transport and Environment.

Il lavoro sarà suddiviso in quattro filoni tematici, ciascuno affidato a un commissario europeo:

  • Transizione ecologica → Wopke Hoekstra (Azione per il Clima)
  • Catena del valore → Stéphane Séjourné (Industria e Mercato Unico)
  • Innovazione tecnologica → Henna Virkkunen (Tecnologie Digitali)
  • Implicazioni sociali e competenze → Roxana Mînzatu (Istruzione, Cultura, Lavoro e Diritti Sociali)

A marzo il piano d’azione per il settore auto

Il primo giorno di discussioni ha evidenziato un senso di urgenza condiviso. L’associazione dei costruttori ACEA, attraverso il presidente Ola Källenius, ha dichiarato: “L’industria automobilistica dell’Unione rimane pienamente impegnata nella transizione verso una mobilità a zero emissioni, ma l’unico modo per far sì che questa transizione abbia successo è far sì che venga guidata dal mercato e dalla domanda”. Inoltre, ha sottolineato che “il prossimo piano d’azione deve essere costruito su questa premessa”.

Anche i fornitori di componentistica, rappresentati da CLEPA, hanno chiesto “un’azione urgente”, con il presidente Matthias Zink che ha ribadito la necessità di “una ricalibrazione del quadro normativo, con un focus specifico su un approccio multitecnologico fino ad almeno il 2035”. Secondo Zink, “l’UE ha iniziato a costruire la casa dal tetto in giù”, poiché “le politiche climatiche in materia di decarbonizzazione dovrebbero invece concentrarsi sulle fonti energetiche e sulla riduzione dei combustibili fossili, piuttosto che prescrivere tecnologie o prodotti finali specifici”.

La Commissione Europea ha quindi annunciato che il 5 marzo sarà presentato un piano d’azione completo basato sulle discussioni avvenute nel Dialogo Strategico. Come affermato da von der Leyen, “tracceremo un percorso chiaro per garantire che la nostra industria possa prosperare in Europa e competere con successo nello scenario globale”.