Pressing per le dimissioni del premier

Pressing per le dimissioni del premier

Crisi di governo, Conte potrebbe rassegnare le dimissioni prima del voto sulla relazione del Ministro Bonafede.

La crisi i governo verso la svolta. La maggioranza rischia il ribaltone e per questo motivo cresce il fronte che spinge per le dimissioni del premier Conte. Che potrebbe poi procedere con la creazione di un terzo esecutivo. La caccia ai responsabili non procede come previsto e come auspicato, e il voto su Bonafede potrebbe rappresentare il capolinea per questa maggioranza.

Italia Viva dovrebbe votare e votare al fianco del Centrodestra, per la precisione. Il governo andrebbe in minoranza al Senato. Il Pd vorrebbe evitare questo scenario, il Movimento 5 Stelle non sembra amante del rischio. Solo il premier Conte avrebbe in qualche modo la tentazione di andare alla conta anche sulla relazione di Bonafede. Per dar prova del fatto che il governo non dipende dai voti di Italia Viva.

Senato

Crisi di governo, si avvicina la prova Bonafede. Conte rassegna le dimissioni prima del voto?

Anche nelle ultime ore prosegue sostanzialmente senza sosta la ricerca ai famosi costruttori/volenterosi/responsabili ma l’ottimismo lascia spazio al realismo nel corso delle ore. I numeri non ci sono. Ci sono ancora carte da giocare, persone con le quali confrontarsi ma al momento i numeri non ci sono. E la prova Bonafede può essere rimandata di un paio di giorni, poi bisognerà andare alla prova del Parlamento. Non si esclude quindi che per evitare la sconfitta in Aula Conte possa rassegnare le dimissioni e provare ad ottenere un terzo mandato per la formazione di una nuova maggioranza. E con un governo tutto da costruire i responsabili potrebbero uscire definitivamente allo scoperto.

Giuseppe Conte

Conte non è disposto a trattare con Renzi per uscire dalla fase di stallo

In tutto ciò alle spalle della maggioranza aleggia prepotente l’ombra di Matteo Renzi. Italia Viva si dice pronta a tornare al tavolo delle trattative senza porre veti sulle persone e una parte della maggioranza sarebbe ben lieta di risolvere la questione con i renziani per tornare presto a lavorare e blindare l’esecutivo magari passando anche per un maxi-rimpasto o la formazione di un terzo governo. Ma tutti i big, Conte incluso, sono contrari ad un nuovo governo con Italia Viva. L’esecutivo scarta quindi la via più semplice scegliendo quella più coerente. Che comunque passa per la ricerca in Parlamento, per la caccia e per le manovre di convincimento.

Matteo Renzi

Le voci sul partito di Conte

Di fatto il premier corre verso un nuovo bivio. Non vuole mollare la presa e riconciliarsi con Renzi. Uscirebbe da questa esperienza come lo sconfitto. Spera che andando alla conta sulla relazione di Bonafede un drappello di renziani possa uscire allo scoperto sostenendo il governo. Difficile ma non impossibile. Se si andasse alla prova del voto e la maggioranza andasse sotto il premier sarebbe pronto anche ad affrontare la prima campagna elettorale della sua breve ma intensa carriera politica. E non a caso si moltiplicano le voci secondo cui Conte sarebbe intenzionato a procedere con una sua lista o con un suo partito nel caso in cui si andasse alle elezioni.

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