La crisi di governo è alle porte, tutte le ipotesi per il futuro: dal terzo governo Conte a Mario Draghi passando per il Centrodestra.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che il regolamento di conti tra Renzi e Conte porterà ad una crisi di governo. Quello che non è chiaro è lo scenario futuro. Il leader di Italia Viva continua a sfidare il Presidente del Consiglio, vuole farlo cadere o almeno costringerlo a ridisegnare la squadra di governo. Il tutto in un momento drammatico e cruciale: quello della ripresa, della ripartenza, della gestione dei soldi dell’Unione europea.
Dal Recovery fund al Mes passando per i servizi: lo scontro tra Italia Viva e Palazzo Chigi
E non ci sono dubbi che sono soldi che fanno gola anche dal punto di vista politico. Usarli bene significa cambiare il Paese. E tutti vogliono questo merito, questo riconoscimento dalla Storia. Quindi la gestione dei fondi diventa un problema. In realtà il Recovery plan è solo uno dei motivi dello scontro tra Renzi e Conte. C’è anche il caso dei servizi segreti, con il Premier che non è intenzionato a lasciare l’icarico piazzando un delegato, e c’è il caso del Mes, che da mesi agita la maggioranza.
Crisi di governo alle porte, non si esclude un terzo governo guidato da Conte
L’ipotesi più accreditata secondo gli esperti è quella di un terzo governo guidato da Giuseppe Conte. Italia Viva ritirerebbe i ministri – scenario realistico se non addirittura molto probabile – ma senza una formale sfiducia in Aila, Conte rimetterebbe il mandato nelle mani di Mattarella che potrebbe incaricarlo di presentare una nuova maggioranza. A quel punto il premier sarebbe confermato così come sarebbero confermati i ministri di prim’ordine, quindi Gualtieri, Di Maio e Speranza. Poi più che di rimpasto si tratterebbe di formare una nuova squadra di governo che potrebbe prevedere anche due vicepremier.
Il rimpasto di governo
Il secondo scenario è quello di un rimpasto di governo, quindi un cambio soft che passerebbe per il dialogo. Alcuni ministri dovrebbero essere convinti a lasciare e si procederebbe con una riorganizzazione che potrebbe in qualche modo premiare Italia Viva.
Un nuovo governo senza Conte
Esiste anche l’ipotesi della formazione di un nuovo governo ma con un premier diverso. Giuseppe Conte sarebbe accompagnato alla porta di Palazzo Chigi per fare posto ad uno dei pezzi da 90 di M5s o Pd. I candidati sarebbero Di Maio, Zingaretti e Franceschini, ma realisticamente parlando siamo di fronte ad uno scenario quantomeno molto improbabile.
Crisi di governo, Mario Draghi e le larghe intese
Ovviamente nel calderone delle ipotesi c’è anche il nome di Mario Draghi che potrebbe guidare un governo istituzionale in grado di mettere d’accordo le attuali forze di maggioranza e il Centrodestra.
Un governo guidato dal Centrodestra con il sostegno di Italia Viva
Non è possibile escludere neanche un clamoroso cambio di casacca di Matteo Renzi che nella crisi potrebbe passare a sostenere il Centrodestra che a quel punto avrebbe i numeri per governare con una maggioranza stabile.