Crisi di governo, nuovo giro di consultazioni: confronto su punti e temi

Crisi di governo, nuovo giro di consultazioni: confronto su punti e temi

Secondo giro di consultazioni per il presidente Fico. Inizia il confronto su punti e temi. Si entra nel vivo della contrattazione.

ROMA – Secondo giro di consultazioni per il presidente Fico. Messi alle spalle i primi incontri, che lo stesso inquilino di Montecitorio ha definito proficui, il discorso si prepara ad entrare nel vivo su punti e temi. Un primo passo verso quel patto di legislatura che, secondo il cronoprogramma arrivato dal Quirinale, dovrebbe arrivare entro il martedì 2 febbraio.

Diversi i punti ancora da chiarire e i prossimi incontri saranno decisivi per il futuro del nuovo esecutivo. In caso di fumata bianca, la discussione si sposterà sui nomi e, anche in questo caso, potrebbero esserci delle nuove tensioni.

Le distanze

Le distanze tra Italia Viva e il resto della maggioranza ci sono. In particolare, da decidere se nel nuovo programma sarà inserito, anche in parte, il Mes. Il M5s ha chiesto di mettere da parte i 37 miliardi destinati alla sanità. Italia Viva insiste per averli, ma la posizione sembra essere più morbida rispetto ai giorni precedenti.

La strada, dunque, per un esecutivo politico sembra essere meno ardua in confronto ad inizio crisi, ma sui nomi continuano ad esserci le distanze e non si esclude una nuova rottura.

Gruppo parlamentare Italia Viva – PSI del Senato della Repubblica e Italia Viva della Camera dei deputati (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Gli scenari

Gli scenari continuano ad essere ancora diversi sul tavolo. Nelle ultime ore l’esecutivo politico sembra aver ripreso quota, ma da capire chi sarà il premier. Italia Viva non ha ancora fatto il nome di Giuseppe Conte. Tutti i nodi saranno sciolti nelle prossime ore e il Quirinale continua a guardare con molta attenzione questi incontri.

Il presidente Mattarella dopo l’incontro con l’inquilino della Camera potrebbe dare l’incarico al premier dimissionario. Molto dipenderà da come andranno i prossimi incontri. Molto probabilmente siamo entrati nella fase decisiva della crisi politica e le ipotesi sono ancora tutte possibili.