Crisi di governo, il premier Conte vicino al bivio: aprire di nuovo a Italia Viva o andare alle elezioni anticipate.
La crisi di governo si può risolvere con le elezioni anticipate. Il terremoto che ha travolto l’Udc con l’iscrizione di Cesa nel registro degli indagati nell’inchiesta contro la ‘ndrangheta complica e non poco i piani del governo che sperava di portare proprio l’Udc nella maggioranza per superare la fase di stallo e puntellare l’esecutivo.
Negli ultimi giorni, probabilmente nelle ultime settimane, Cesa era diventato una figura chiave sul panorama politico italiano. La maggioranza guardava all’Udc sperando di riuscire a spostare gli equilibri in senato. L’iscrizione di Cesa nel registro degli indagati però complica i piani dell’esecutivo e avvicina l’ipotesi delle elezioni anticipate.
Si raffredda la pista Udc, rafforzare la maggioranza ora è quasi impossibile
Il Movimento 5 Stelle, che ha sempre provato a difendere l’immagine di forza politica nuova, non invischiata nei retaggi dei vecchi partiti politici e che sulla trasparenza dei politici ha sempre fatto leva, ora tira il freno e non vede di buon occhio la trattativa con l’Udc.
Ma il problema non sono solo i dubbi del Movimento 5 Stelle. Il caso Cesa, che comunque si è detto estraneo ai fatti e ha fatto sapere di confidare nella giustizia, ha frenato anche gli entusiasmi degli altri costruttori che pensavano di andare a sostenere la maggioranza. Si tratta di soggetti che si muovo tra Fi e Iv, quindi forzisti e renziani. Ora questi volenterosi temono che il governo non riesca a rafforzarsi, quindi evitano di uscire allo scoperto.
La fase di stallo
Di fatto le operazioni per rafforzare la maggioranza di governo vivono una pericolosa fase di stallo che il governo a tutti gli effetti non si può permettere. Anche perché il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe ricordato al premier Conte che il tempo non è infinito. Bisogna uscire dalla crisi politica e bisogna farlo nel minor tempo possibile.
La trattativa con Matteo Renzi
Realisticamente parlando le alternative che Conte ha di fronte sono due: le elezioni e un nuovo dialogo con Italia Viva, che continua a tenere aperta la porta per il confronto. Ma tornare a trattare con Renzi per il premier sarebbe un clamoroso passo indietro rispetto a quanto detto e ribadito alla Camera e al Senato. Allora Conte potrebbe decidere di fare un passo indietro per sbloccare le trattative tra M5S-Pd e Italia Viva, che potrebbero trovare un accordo e rilanciare il governo con un nuovo Presidente del Consiglio. Ipotesi remota ma si tratta di uno dei pochi scenari in grado di evitare il ritorno alle urne chiesto a gran voce dal Centrodestra.
Crisi di governo, ipotesi elezioni anticipate
Sondaggi alla mano, Conte potrebbe affrontare la sua prima campagna elettorale. I sondaggi più recenti lo danno intorno al 15% se dovesse presentarsi con una lista propria. Se invece corresse ad esempio con il Movimento 5 Stelle i pentastellati, assicurano i sondaggisti, tornerebbero intorno al 20%. Niente male dopo il crollo verticale al 15.