Crisi di governo, il riassunto degli ultimi giorni dell'alleanza gialloverde
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Direttore: Alessandro Plateroti

Finisce in rissa il governo Lega-Movimento 5 Stelle: il riassunto della crisi

Giuseppe Conte Matteo Salvini Luigi Di Maio

Il riassunto della crisi di governo, dai primi contatti tra Salvini e Conte al discorso del premier dimissionario al Senato.

Crisi di governo, il riassunto degli ultimi giorni dell’esecutivo Conte. È finito nel modo più strano possibile il governo Lega-Movimento 5 Stelle. La crisi di governa è stata innescata in tempi insoliti (a pochi giorni da Ferragosto) ed è nata in luoghi inappropriati.

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Nelle piazze e sulle spiagge. Andiamo a fare un riassunto degli ultimi giorni della crisi di governo, che affonda in realtà le sue radici almeno dall’inverno del 2019. Quello che è avvenuto nei dieci giorni politicamente più caldi di agosto sono la cima dell’iceberg che merita però di essere ricostruita per fare ordine.

Giuseppe Conte Matteo Salvini Luigi Di Maio
Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

Il riassunto della crisi di governo: gli ultimi giorni dell’asse Lega-Movimento Cinque Stelle

Salvini sente privatamente Giuseppe Conte intorno al sette agosto, il premier gli chiede tempo per poter confrontarsi con Mattarella. Il leader della Lega torna alla carica l’8 agosto e conferma la sua posizione: bisogna tornare al voto, non c’è più spazio per il governo giallo-verde. Attenzione. Salvini è così certo della riuscita del blitz che scarica il Movimento 5 Stelle anche in piazza. Di Maio sarà avvertito telefonicamente da Salvini che chiude la porta a ogni passo indietro. Per la Lega il governo cade ufficiosamente l’otto agosto.

La mozione di sfiducia a Conte presentata dalla Lega

Non è tutto. La Lega presenta una mozione di sfiducia nei confronti del premier Giuseppe Conte, Salvini va in pressing in Senato e chiede il voto immediato della mozione. Lo scopo è ovviamente quello di far cadere il governo.

Il premier viene salvato dal Movimento 5 Stelle e dal Pd. Nasce una nuova alleanza che gli osservatori della Lega e il Capitano non avevano visto. Un’asse che spariglia le carte perché, con il Gruppo Misto, ha la maggioranza in Aula.

Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial/

Il timore di un governo Movimento 5 Stelle-Pd, Salvini fa marcia indietro: “Mai detto di voler tagliare Conte”

Il Centrodestra, riunito da Salvini in vista delle elezioni traballa di fronte al protagonismo della Lega che inizia a capire che il futuro potrebbe non essere quello ipotizzato. Pentastellati e dem possono arrivare alla formazione di un governo, forse istituzionale e di garanzia, forse politico, che possa governare per tre anni.

La strategia di Salvini cambia radicalmente. Inizia il valzer dei passi indietro. Il leader della Lega vuole la pace con Luigi Di Maio, nega di aver messo in discussione in premier e di volerlo fare fuori. Dimenticando sempre la mozione di sfiducia che non verrà ritirata prima del 20 agosto, il giorno dell’inizio ufficiale della crisi.

Luigi Di Maio
Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio

Il discorso di Giuseppe Conte al Senato: si apre ufficialmente la crisi di governo

Il 20 agosto è infatti il giorno in cui il premier Conte si presenta al Senato per fare il punto sulla situazione politica. Parla per più di cinquanta minuti nel suo primo intervento, quello in cui esprime la sua intenzione di chiudere l’esperienza di governo.

Salvini è il primo senatore a prendere la parola dopo il presidente del Consiglio (ormai dimissionario). Rinnega di aver voluto una crisi di governo (sempre dimenticando la macchia della mozione di sfiducia che ancora resta gli atti a smentire il Carroccio mentre il leader giura e spergiura la sua innocenza) e scarica la colpa sul MoVimento. Lancia un ultimo disperato appello agli ex alleati di governo: tagliamo il numero dei parlamentari, magari pensiamo a una manovra coraggiosa, poi andiamo al voto.

L’ultimo disperato tentativo leghista si scontra con la risolutezza del premier Conte: “Salvini non ha il coraggio di assumersi le sue responsabilità. Lo faccio io. Buona serata, io vado dal Presidente per rassegnare le dimissioni“. E così farà, aprendo ufficialmente la crisi di governo.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:53

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