Crisi diplomatica tra Italia e Russia: scontro sulla nazionalizzazione di aziende come l’Ariston

Crisi diplomatica tra Italia e Russia: scontro sulla nazionalizzazione di aziende come l’Ariston

Le dinamiche del recente scontro diplomatico tra Italia e Russia sulla nazionalizzazione di aziende come l’Ariston.

L’escalation di tensioni diplomatiche tra il Ministero degli Esteri italiano e l’ambasciata russa a Roma ha raggiunto un nuovo apice con la nazionalizzazione, da parte di Mosca, di aziende straniere, Ariston inclusa. Il rappresentante diplomatico russo, Alexei Paramonov, è stato convocato per discutere la questione alla Farnesina. Dove ha presentato “spiegazioni esaurienti sulla legalità e fondatezza delle decisioni prese“.

Antonio Tajani

Le spiegazioni di Paramonov e le accuse a Roma

Secondo un comunicato dell’ambasciata russa, Paramonov ha evidenziato l’importanza che Mosca attribuisce alle relazioni commerciali con l’Italia. Tuttavia, ha accusato le autorità italiane di aver causato un deterioramento di questi rapporti a causa di “sterili avventure anti-russe“, compromettendo i veri interessi nazionali dell’Italia.

La Farnesina risponde con fermezza

In risposta, la Farnesina ha espresso “forte disappunto” per l’espropriazione della filiale russa di Ariston, invitando Mosca a riconsiderare il provvedimento. Le motivazioni russe “non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che esso è stato adottato nei confronti di un’impresa che ha uno storico radicamento nel Paese e che non ha alcuna connessione con l’attuale situazione di crisi internazionale“, sostiene il Ministero italiano.

L’Unione Europea ha anch’essa condannato le azioni russe, con un comunicato che sottolinea la violazione del diritto internazionale, implicando anche altre aziende europee, inclusa una tedesca.

Il Ministro Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di una risposta coordinata e appropriata insieme ai partner del G7 e dell’UE. “Siamo in contatto sin dal primo momento con l’azienda e ci riserviamo di valutare le conseguenze della decisione russa“, ha dichiarato Tajani. Enfatizzando la necessità di un’azione congiunta europea e internazionale.

Le strutture competenti del Maeci, in particolare la Direzione Generale per il Sistema Paese. Sono in stretto raccordo con la nostra Ambasciata a Mosca e la nostra Rappresentanza Permanente presso l’UE per seguire la situazione e monitorare gli sviluppi.

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