Scandalo Daihatsu: la filiale di Toyota affronta nuove accuse di manipolazione dei test di sicurezza, ecco cosa succede.
Lo scandalo che ha travolto Daihatsu, noto marchio automobilistico giapponese e filiale di Toyota, continua a generare onde di shock nel settore automobilistico. Recentemente, sono emerse nuove irregolarità nei test di sicurezza, spingendo Toyota a prendere la drastica decisione di interrompere le vendite e la produzione di alcuni modelli Daihatsu.
Daihatsu, acquisita da Toyota nel 2016, è stata al centro di un grande scandalo quando, tra aprile e maggio, ha ammesso di aver manipolato i risultati di sicurezza di 88.000 veicoli. Questi test, che includevano valutazioni sulla resistenza delle portiere in caso di collisioni laterali, hanno coinvolto modelli popolari come la Yaris, destinati a mercati esteri in Thailandia, Messico e Paesi del Golfo Persico, oltre ai modelli Toyota Axia prodotti in Malaysia.
Nuove irregolarità emerse: inquietante rivelazione
Dopo un’approfondita indagine interna, Toyota ha rivelato la scoperta di “nuove irregolarità in 174 articoli in 25 categorie di test”. Queste includono anomalie nelle portiere e nei test di collisione laterale, con l’utilizzo di airbag non standard. Lo scandalo ora riguarda 64 modelli e 3 motori, inclusi 22 modelli e 1 motore venduti da Toyota, dimostrando l’ampiezza e la gravità della situazione.
Toyota, consapevole della gravità del problema, ha dichiarato la necessità di “una riforma fondamentale per rilanciare Daihatsu“. Questo processo non sarà breve né semplice, ma richiederà una revisione totale della gestione, delle operazioni aziendali, dell’organizzazione e della struttura.
La strada verso il recupero e la trasparenza
Il caso Daihatsu rappresenta un importante monito per l’industria automobilistica sulla necessità di trasparenza e integrità nei processi di test e certificazione. Mentre Toyota si impegna in un complesso percorso di riforma, il mercato osserva con attenzione, sperando che questo scandalo possa portare a standard più elevati e a una maggiore fiducia dei consumatori nel settore.
In conclusione, il caso Daihatsu evidenzia l’importanza di processi di controllo rigorosi e trasparenti nell’industria automobilistica. Per Toyota, la sfida sarà quella di ristabilire la fiducia del pubblico e di garantire che tali irregolarità non si ripetano in futuro. Nel frattempo, il mondo attende di vedere come il gigante automobilistico giapponese navigherà attraverso questa tempesta e quali lezioni verranno apprese dal settore nel suo complesso.