Crisi interna alla Lega: “Salvini ha sbagliato tutto”, cosa rischia

Crisi interna alla Lega: “Salvini ha sbagliato tutto”, cosa rischia

La strategia di Salvini e la direzione intrapresa dalla Lega suscitano perplessità all’interno del partito.

C’è aria di crisi all’interno della Lega nei confronti Matteo Salvini. Ciò è quello che traspare dalle parole di Marco Reguzzoni. “È stato un errore clamoroso mettere la Lega all’opposizione in Europa nel 2019,” afferma l’ex esponente di spicco della Lega Nord, in un’intervista a affaritaliani.it.

Reguzzoni, oggi distaccato dal partito e impegnato in altri ambiti professionali, non manca di evidenziare una crescente insoddisfazione nel Settentrione, area storicamente roccaforte della Lega. La critica non risparmia Matteo Salvini, attuale leader del partito, accusato di aver perso peso politico in Europa e, di conseguenza, di aver reso l’Italia marginale nelle dinamiche comunitarie.

Non serve a niente stare in Europa senza sedere ai tavoli che contano,” sottolinea Reguzzoni, evidenziando una mancata ascolto dei malumori interni e delle esigenze del Nord Italia. L’opposizione scelta nel 2019, dopo un risultato elettorale storico per la Lega, viene vista come un passo falso, incapace di tradursi in un reale potere decisionale a livello europeo.

Matteo Salvini

Il dibattito interno e la critica a Salvini

La strategia di Salvini e la direzione intrapresa dalla Lega suscitano perplessità non solo tra ex membri, ma anche tra gli attuali sostenitori. “Salvini ha sbagliato tutto in Europa. Italia irrilevante“, emerge del malcontento. Inoltre, l’ultimo appello lanciato da Salvini per sostenere gli agricoltori e le promesse non mantenute da parte del governo di Giorgia Meloni sono visti come esempi di una politica di annunci più che di fatti.

La questione dell’irpef per il settore agricolo, pur rappresentando una battaglia di principio, non sembra sufficiente a placare il malcontento crescente. Inoltre, il progetto di autonomia, cardine della proposta politica leghista, perde slancio a fronte di compromessi e mediazioni con i partner di maggioranza, allontanandosi dall’idea originaria di federalismo fortemente voluta dal Nord. Questa percezione di allontanamento dagli obiettivi fondamentali alimenta ulteriormente la frustrazione tra le file del partito.

Verso le elezioni europee: un bivio per la Lega

Con le elezioni europee all’orizzonte, la Lega si trova a un bivio cruciale. La sfida sarà non solo rinegoziare i rapporti di forza all’interno della coalizione di centrodestra ma anche e soprattutto riconquistare la fiducia della base leghista del Nord, sempre più critica nei confronti della leadership di Salvini.

Errare è umano, perseverare è diabolico,” conclude Reguzzoni, lanciando un monito al suo ex partito a pochi mesi dal voto europeo. La necessità di un cambio di rotta appare evidente, per evitare che l’insoddisfazione si traduca in un calo di consensi che potrebbe rivelarsi fatale per le ambizioni europee e nazionali della Lega.