Cristiano Ronaldo ancora positivo al coronavirus, ‘Il tampone dice cavolate’

Cristiano Ronaldo ancora positivo al coronavirus, ‘Il tampone dice cavolate’

Coronavirus, il campione della Juventus Cristiano Ronaldo si sfoga: “Mi sento bene, mi sento sano”. Poi la polemica: “Il tampone dice cavolate”.

Nuovo sfogo di Cristiano Ronaldo, ancora alle prese con il coronavirus. Il campione della Juventus, in un post social destinato a far discutere, ha detto che a suo avviso i tamponi dicono cavolate.

Coronavirus, la polemica di Cristiano Ronaldo: “Il tampone dice cavolate”

“Mi sento bene, mi sento sano“, ha fatto sapere sui social il campione portoghese. Poi Cristiano Ronaldo ha piazzato la stoccata: “Il tampone dice cavolate“, recita il suo messaggio, in realtà decisamente meno educato, più colloquiale nella sua forma originale pubblicata su Instagram.

Non sono mancate le polemiche per le parole social di Cristiano Ronaldo, che secondo molti avrebbe veicolato un messaggio sbagliato se non addirittura pericoloso soprattutto in una fase di emergenza come quella che sta attraversando l’Italia.

È comprensibile lo stato d’animo dell’asso portoghese, che evidentemente ha una grande responsabilità legata alla sua notorietà, al suo peso mediatico.

Cristiano Ronaldo

Cr7 salta la partita della Juve contro il Barcellona

Risultato ancora positivo al coronavirus, Cristiano Ronaldo non è a disposizione di Pirlo per la maxi-sfida di Champions League che vede i bianconeri impegnati contro il Barcellona. Niente faccia a faccia tra Cristiano Ronaldo e Leo Messi, quindi, con il portoghese costretto a sostenere la sua squadra a distanza. Il tecnico dei bianconeri spera di poter riabbracciare al più presto Cristiano Ronaldo nella speranza di dare presto una svolta positiva ad una stagione iniziata tra alti e bassi. Come prevedibile in realtà.

Lo scontro con Spadafora

Nelle scorse settimane Cr7 era stato protagonista di un botta e risposta con il ministro Spadafora che lo aveva accusato di non aver rispettato i protocolli che regolano il mondo del calcio, costretto a convivere con l’emergenza coronavirus e con i tanti casi che si moltiplicano nel corso delle ore.

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