Trovata impiccata nella doccia: la verità nell’autopsia e il sospetto shock sul compagno

Trovata impiccata nella doccia: la verità nell’autopsia e il sospetto shock sul compagno

Ci sono diversi elementi che non tornano sulla morte di Maria Cristina Pugliese, trovata morta impiccata nel bagno della propria abitazione.

Si cerca di fare luce sul caso della morte di Maria Cristina Pugliese, la 27enne, madre di una bambina di 5 anni, trovata morta nel bagno della propria abitazione a Caldiero, in provincia di Verona. La Procura della Repubblica di Verona vuole vederci chiaro dopo la chiamata del compagno alle forze dell’ordine nella quale era stato detto: “Venite, la mia compagna si è impiccata nella doccia”.

Cristina Pugliese trovata morta: i fatti

Le forze dell’ordine stanno indagando per fare chiarezza sul caso della morte di Maria Cristina Pugliese, la donna di 27 anni e madre di una bambina di 5, che nella serata di domenica 1 dicembre è stata trovata morta in casa.

Le autorità erano state allertate dal compagno della donna che aveva telefonato alle forze dell’ordine e aveva lanciato l’allarme: “Venite, la mia compagna si è impiccata nella doccia”.

Secondo le ricostruzioni, l’uomo aveva spiegato ai carabinieri arrivati in casa di aver trovato il cadavere della sua compagna all’interno del bagno dell’abitazione aggiundendo che, secondo lui, la donna si sarebbe suicidata utilizzando il flessibile della doccia.

I sospetti sul compagno e l’autopsia

La famiglia della ragazza non crede alla versione data dal compagno relativamente all’ipotesi del suicidio e, per tale ragione, come riportato da diversi media, si sarebbe affidata ad un legale: “Mia figlia non può essersi ammazzata. L’hanno trovata in bagno con il tubo della doccia avvolto attorno al collo, ma lei non l’avrebbe mai fatta una cosa del genere”, ha detto la madre della vittima.

Dello stesso avviso anche il fratello della donna che ha alimentato alcuni sospetti pure sul compagno della Pugliese.

In questo senso, riporta la Rai, proprio il compagno della Pugliese sarebbe il primo iscritto nel registro degli indagati dalla Procura.

A fornire, probabilmente, elementi utili per capire meglio cosa sia accaduto alla 27enne, sarà l’autopsia. In questo senso, saranno gli esiti di tale esame a dire che cosa esattamente sia successo quella dannata domenica a Caldiero.

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