Crollo Credit Suisse: attesa riunione Bce
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Direttore: Alessandro Plateroti

Crollo Credit Suisse: attesa riunione Bce

investimenti esteri europei titoli di stato

Le borse europee risentono del crollo della banca svizzera Credit Suisse e ora si attende le prossime mosse della Bce.

Le Borse europee ieri hanno chiuso in forte calo a causa delle conseguenze del fallimento della Credit Suisse. La Bce sta chiedendo alle banche di tutta Europa di comunicare la loro esposizione nei confronti di Credit Suisse. A Milano il Ftse Mib ha perso il 4,61%, a Parigi il Cac40 il 3,58%, a Francoforte il 3,27%, ad Amsterdam l’Aex il 2,85%, a Londra il Ftse100 il 3,83% e a Madrid l’Ibex35 il 4,3 per cento. Wall Street nel finale limita i danni e chiude con il Dow a -0,87%, l’S&P 500 a -0,70% e il Nasdaq a 0,05 per cento.

Dopo il crollo di ieri oggi le borse europee aprono in positivo ma resta ancora la massima incertezza per la riunione di oggi attesa alla Bce che dovrebbe prevedere un nuovo rialzo dei tassi di interesse di 50 punti base. Gli ultimi avvenimenti nel mercato finanziario hanno destabilizzato anche i progetti di Francoforte.

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L’Europa non teme ripercussioni

Grazie all’intervento della Banca centrale svizzera oggi la Credit Suisse ha registrato un rimbalzo di +30% alla Borsa di Zurigo per assicurare i mercati al termine della peggiore sessione della sua storia. Nei primi scambi il titolo è balzato del 30,82% a 2,22 franchi svizzeri dopo aver toccato il minimo storico a 1,55 franchi ieri durante una seduta nela quale il titolo aveva perso fino al 30%.

Il Credit Suisse ha definito la decisione una «misura decisiva per rafforzare preventivamente la liquidità». Ciò supporta la necessaria ristrutturazione della banca per allinearsi maggiormente alle esigenze dei clienti. Dopo il fallimento di Svb negli Stati Uniti e quest’ultimo della Credit Suisse, si attendono gli sviluppi del consiglio direttivo della Bce e il nuovo rialzo dei tassi che porterà il tasso sui depositi al 3 per cento.

La Bce non teme ripercussioni sistemiche in Europa dove c’è maggiore vigilanza e bilanci più solidi. «In Europa il regime regolatorio e di vigilanza più stringente è applicato anche a istituti di più piccole dimensioni; pertanto ritengo che il sistema bancario europeo rimanga solido», commenta Luigi Nardella di Ceresio Investors.

«La Bce quindi difficilmente cambierà idea sul rialzo di 50 punti base preannunciato per domani. La stabilità finanziaria è un fattore di importantissima rilevanza dopo un ciclo di rialzi così repentino ed aggressivo. Mi aspetto quindi che nei prossimi incontri le banche centrali rallenteranno o sospenderanno l’aumento dei tassi per avere il tempo di valutare gli effetti della stretta monetaria», aggiunge.

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ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2023 10:07

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