Crollo del Ponte Morandi, gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza. Potrebbe essere stato fatale il transito di un tir.
Proseguono le indagini per provare a chiarire le responsabilità e le cause del crollo del Ponte Morandi di Genova. L’operazione segue due filoni, una burocratica, finalizzata a individuare i possibili responsabili, e una tecnica, con lo scopo di fare luce sulle cause pratiche che hanno portato al crollo di parte del viadotto dell’A10.
Crollo del Ponte Morandi, perquisizioni negli uffici del Politecnico di Milano e nella sede del Cesi
Per quanto riguarda il primo filone delle indagini, la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni nella sede del Politecnico di Milano e negli uffici del Cesi che nel 2016 ha condotto gli studi sullo stato del Ponte Morandi. I militari hanno sequestrato memorie di telefonini e computer, oltre al materiale cartaceo.
Il crollo del Ponte Morandi causato dal passaggio di un tir?
Per quanto riguarda lo studio delle cause del crollo del cavalcavia, gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi secondo la quale il colpo di grazia al Ponte sarebbe stato dato dal transito di un tir che trasportava acciaio e che potrebbe aver portato alla definitiva rottura di una struttura ormai fortemente usurata.
Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, osservando e analizzando i video delle telecamere di sorveglianza, gli inquirenti si sarebbero concentrati su un mezzo pesante, un FIAT Stralis da Novi Ligure che è caduto con il cavalcavia. Il conducente è salvo per miracolo.
Stando a quanto raccolto, il mezzo pesante trasportava un rotolo d’acciaio per un peso complessivo 440 quintali, inferiore quindi al limite massimo consentito dalla legge, ossia 462 quintali.
