Il calo delle nascite in Italia raggiunge un nuovo record nel 2024: una diminuzione del 34% dal 2008 al 2023.
L’Italia si conferma tra i Paesi con il più basso tasso di nascite in Europa, segnando un nuovo record negativo nel 2024. I dati provvisori diffusi dall’Istat, relativi al periodo tra gennaio e luglio, indicano una riduzione di 4.600 nascite rispetto allo stesso periodo del 2023.
Una tendenza che prosegue ininterrotta ormai da oltre un decennio, con un calo complessivo di quasi 200.000 nascite dal 2008 al 2023, pari a una diminuzione del 34%.
Calano le nascite in Italia nel 2024: gli ultimi dati dell’Istat
Le cifre – riportate da Tgcom24 e Il Sole24ore, delineano che nel 2023 sono stati registrati 379.000 nuovi nati, confermando il superamento del precedente record negativo. La contrazione delle nascite riguarda in particolare i figli di coppie italiane, che rappresentano la quasi totalità del calo.
Nel 2008, i bambini nati da genitori entrambi italiani erano 479.959, mentre nel 2023 il numero si è ridotto a 298.948, con una perdita netta di 181.081 unità.
Un altro elemento significativo riguarda le nascite all’interno del matrimonio. Nel 2008, erano 463.102 i bambini nati da genitori coniugati; nel 2020 il numero era sceso a 259.823, e nel 2023 si è ulteriormente ridotto a 218.948.
Ma quali sono le cause della de-natalità in Italia
Secondo gli esperti, le ragioni alla base della denatalità italiana sono molteplici. Tra i fattori principali emergono la precarietà economica, il costo della vita crescente e le difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia. Anche le trasformazioni culturali giocano un ruolo cruciale: l’età media al primo figlio continua ad aumentare, mentre diminuisce il numero medio di figli per donna.
Francesco Chelli, presidente dell’Istat, intervenendo agli Stati generali della natalità a Palazzo Lombardia, ha commentato: “Avremo un altro record negativo anche quest’anno per il numero di nati in Italia“.