Bce, Crosetto: “Ha più potere dei governi, stop ai rialzi”

Bce, Crosetto: “Ha più potere dei governi, stop ai rialzi”

L’accusa di Guido Crosetto alla Bce: “Ha più potere dei governi”. Italia considerata l’anello debole dell’Unione europea.

Il ministro della Difesa nel governo Meloni ha denunciato il fatto che la Bce ha più potere dei governi. Secondo il ministro, “con i suoi errori mette a rischio l’Italia. Il Financial Times ha recentemente parlato dell’Italia in un suo articolo, descrivendola come l’anello debole dell’Europa. 

L’Italia chiede di fermare i rialzi

La motivazione di questa discriminazione risiederebbe nei tassi di interesse in crescita in Italia. In questa situazione, l’associazione dei banchieri italiani ha chiesto alla Bce di fermare i rialzi. Gli economisti italiani lanciano un vero e proprio allarme. E parallelamente, da parte del governo Meloni arrivano delle critiche nei confronti della Bce.  

Durante un’intervista a ‘La Repubblica’, il ministro nel governo Meloni Guido Crosetto ha sottoscritto l’accusa nei confronti della Bce. “Le condizioni economiche del Paese rischiano di peggiorare se verranno a mancare le ‘tutele esterne’ che hanno aiutato negli ultimi anni. Per questo fatico a comprendere le ragioni che hanno spinto la Bce a cambiare politica sugli acquisti dei titoli di Stato europei, in un momento già economicamente molto complesso, per certi versi drammatico, come quello che sta attraversando il mondo e l’Ue in particolare”.  

Financial Times: “Italia anello debole dell’Ue”

Poi, in risposta all’articolo ‘discriminante’ del Financial Times nei confronti dell’Italia, Crosetto interviene in questo modo: “Il giudizio degli economisti è lo stesso da anni perché l’Italia ha un debito pubblico altissimo, solo che questo fattore non ha pesato negli ultimi anni perché c’è stato il whatever it takes di Draghi. Le condizioni ‘esterne’ – tassi, inflazione, allentamento dei parametri – sono state fantastiche, con la Bce che ha costruito un grandissimo ombrello sulle emissioni dei titoli. Ora il cambio repentino di politiche della Banca centrale rischia di avere un effetto particolarmente negativo su di noi”. I rischi? “Basta guardare alla legge di bilancio – commenta – oltre venti miliardi in più, rispetto allo scorso anno, per pagare gli interessi sul debito pubblico. Senza inflazione e tassi si sarebbero fatti maggiori investimenti nell’economia e si sarebbe scongiurato l’aumento delle accise sulla benzina o il taglio della rivalutazione di alcune pensioni”.