Crosetto accusa il gruppo Wagner di stare dietro al boom di sbarchi

Crosetto accusa il gruppo Wagner di stare dietro al boom di sbarchi

Botta e risposta di accuse e insulti tra il ministro della Difesa Crosetto e il gruppo Wagner sulla questione degli sbarchi.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, insieme al ministro degli Esteri Tajani ha accusato la Brigata Wagner di manovrare il boom di sbarchi di migranti sulle coste europee. Lo stesso pensiero era stato espresso dal capogruppo della Lega Romeo che vede i russi responsabili delle partenze dalle coste del Nord Africa per aumentare il pressing sull’Europa.

«Molti immigrati arrivano da aree controllate dalla truppe di Wagner, non vorrei ci fosse anche un tentativo di spingere i migranti verso l’Italia» ha dichiarato il capo della Farnesina. Meno cauto invece il titolare della Difesa che ha affermato che è chiaro che «l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi africani».

Guido Crosetto

Secondo Crosetto, «Ue, Nato e Occidente dovrebbero prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche». In quest’anno di guerra, in effetti, gli sbarchi sono triplicati rispetto agli anni precedenti. La convinzione del governo è che Putin stia utilizzando i migranti come arma di destabilizzazione geopolitica.

A queste accuse però risponde il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. “Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere” ha detto il russo. «Non abbiamo idea di cosa stia succedendo con la crisi dei migranti, non ce ne preoccupiamo». Inoltre, secondo Reuters avrebbe aggiunto anche pesanti insulti nei confronti del ministro della Difesa invitando Crosetto a prestare attenzione al suo paese.