Crosetto, arriva la dura risposta a Trump: ne servono venticinque
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Crosetto, arriva la dura risposta a Trump: ne servono venticinque

Guido Crosetto

Crosetto e il rinnovamento dell’esercito italiano: investimenti miliardari per i carri armati.

Il ministro Guido Crosetto ha avviato un ambizioso programma di rinnovamento delle forze armate, stanziando 25 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi carri armati. Questa mossa, la più significativa dall’epoca della Guerra Fredda, risponde alla necessità di prepararsi a futuri conflitti e rafforzare la posizione dell’Italia nella NATO.

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Crosetto: il futuro della difesa italiana

L’Italia prevede di acquisire circa 1.000 nuovi mezzi corazzati, tra cui 132 Leopard 2A8, segnando un notevole passo avanti nel potenziamento delle sue capacità militari. Questo piano, che si estenderà su un arco temporale di 13 anni, fino al 2037, mira a colmare le lacune evidenziate dai recenti conflitti globali. Nonché l’intendo è allinearsi agli standard richiesti dalla NATO, superando la soglia di 250 carri armati per formare due brigate pesanti e una corazzata.

Il Leopard 2A8, cuore del programma di modernizzazione, verrà prodotto in Italia e rappresenta l’evoluzione dell’acclamato carro armato tedesco Leopard. Questo modello, elogiato per la sua agilità e semplicità di manutenzione, è considerato al pari dei migliori mezzi corazzati a livello internazionale, come i britannici Challenger e gli americani Abrams.

Il piano di modernizzazione dell’esercito

L’investimento nella difesa è visto come essenziale, non solo per rispondere alle minacce attuali ma anche per prepararsi a scenari futuri potenzialmente più gravi. Tra cui, la possibilità di un conflitto con la Russia. La guerra in Ucraina ha riacceso l’importanza dei carri armati sul campo di battaglia, sottolineando l’esigenza di un rinnovamento delle capacità militari italiane.

Nonostante la volontà politica e la chiarezza degli obiettivi, il finanziamento rimane una sfida. Con solo una parte del budget necessario già assicurata, l’Italia deve confrontarsi con le proprie limitazioni economiche e con l’obiettivo NATO del 2% del PIL in spesa per la difesa. Si tratta di una soglia che attualmente appare difficile da raggiungere.

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ultimo aggiornamento: 18 Febbraio 2024 13:17

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