Furia di Crosetto, ci saranno conseguenze: il duro attacco dopo il Fronte Sud

Furia di Crosetto, ci saranno conseguenze: il duro attacco dopo il Fronte Sud

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, critica aspramente Jens Stoltenberg per aver assegnato il Fronte Sud della NATO alla Spagna.

In una recente intervista a La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso una forte disapprovazione nei confronti del Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, in merito alla decisione di assegnare il Fronte Sud alla Spagna. Secondo Crosetto, questa decisione rappresenta non solo una delusione, ma anche un vero e proprio affronto personale.

Ha dichiarato: “Ho scritto a Stoltenberg un messaggio durissimo. Mi ha fatto infuriare e ci saranno conseguenze sul piano dei rapporti personali. – Continua il ministro a La Stampa – Il suo è stato il tradimento di un principio: era l’Italia a essersi battuta per introdurre il ruolo di inviato per il Fronte Sud. Stoltenberg non voleva. Ha dovuto metterlo nella risoluzione perché lo voleva l’Italia e così si è vendicato.

Guido Crosetto

La questione del 2% di spese militari

Le parole di Crosetto hanno generato un acceso dibattito, rivelando l’insoddisfazione del governo italiano non solo nei confronti della NATO, ma anche della leadership di Stoltenberg. L’Italia, infatti, non si sente adeguatamente rappresentata e sostiene che questa decisione sminuisca il suo contributo all’Alleanza Atlantica. “L’Italia non ha un problema con la NATO, ha un problema con Stoltenberg. È lui l’unico responsabile, forse perché guidato da logiche di appartenenza politica, venendo meno alla prima delle sue responsabilità: essere super partes,” ha aggiunto Crosetto.

Crosetto ha inoltre affrontato il tema delle spese militari, sottolineando la necessità di raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL, come richiesto dalla NATO. “È un tema che si lega a doppio filo con la prossima Commissione europea. Dovremo fare una battaglia per scorporare le spese della Difesa dal patto di Stabilità. L’importante in questo momento è partire,” ha spiegato il ministro. Questa posizione riflette la volontà dell’Italia di rimanere un membro forte e attivo all’interno dell’Alleanza, nonostante le recenti tensioni.

La situazione in Ucraina e le preoccupazioni per il futuro

Un altro argomento centrale dell’intervista è stato il conflitto in Ucraina. Crosetto ha espresso preoccupazione per l’eventuale ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e il possibile cambiamento nella politica estera americana. “Trump cambierà la linea, cercherà di ottenere la pace riprendendo un dialogo personale con Putin per chiudere in fretta e questo può essere un problema. – Avvisa Guido Crosetto a La Stampa – Sono importanti le regole con cui gli Stati devono confrontarsi: se il diritto internazionale viene messo da parte, prevale il diritto del più forte. Vale per l’Ucraina come per Israele,” ha concluso Crosetto.