Crosetto: “Grave che la Germania paghi le Ong. Non è un paese amico”

Crosetto: “Grave che la Germania paghi le Ong. Non è un paese amico”

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, esprime preoccupazioni sulla posizione della Germania e della Francia per la questione migratoria.

Guido Crosetto, Ministro della Difesa italiano, ha espresso preoccupazione riguardo l’atteggiamento della Germania nei confronti delle ONG che operano nel Mediterraneo. In un’intervista rilasciata a La Stampa, Crosetto ha dichiarato: È grave che Berlino finanzi le ONG. La Germania non dimostra di essere un paese amico. Queste parole sottolineano una crescente tensione diplomatica tra Italia e Germania.

La posizione della Francia sul controllo delle frontiere

Oltre alla Germania, Crosetto ha rivolto critiche anche alla Francia, sottolineando come Parigi stia bloccando le proprie frontiere con forze militari e di polizia. Nonostante ciò, ha osservato che nessuno sembra sollevare obiezioni a tale comportamento. Questa dichiarazione mette in luce la percezione di una doppia misura da parte dell’Europa nei confronti delle politiche migratorie.

Il Ministro ha poi proseguito, sottolineando la necessità di un cambiamento nell’approccio europeo alla questione migratoria. Ha affermato che gli scafisti dovrebbero essere trattati come criminali internazionali e ha sottolineato l’importanza di privarli della capacità di operare indisturbati.

Il grave finanziamento alla ONG

Rispetto alle accuse rivolte alla Germania per il finanziamento di una ONG impegnata nel salvataggio di vite nel Mediterraneo, il ministro della difesa Crosetto ha commentato: È molto grave. Questa è la risposta della Germania alla nostra richiesta di aiuto? Ha poi ricordato come l’Italia non abbia adottato una simile posizione quando l’UE, su suggerimento di Angela Merkel, ha investito miliardi in Turchia per fermare il flusso di migranti verso la Germania.

In definitiva il ministro della difesa italiano Guido Crosetto ha criticato l’approccio ideologico di una parte della sinistra europea, sostenendo che non tiene conto delle reali conseguenze delle proprie teorie sulle popolazioni. Ha citato come esempio la politica industriale proposta dall’ex commissario europeo Frans Timmermans, definendola distruttiva.

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