Il ministro della Difesa sottolinea che l’Italia invierà a Kiev soltanto armi di difesa e non di aggressione per allontanare l’escalation.
Guido Crosetto, il ministro della Difesa ha sottolineato che l’Italia invierà solo armi per difendersi all’Ucraina. “Gli attacchi missilistici all’Ucraina non sono alle truppe ucraine, sono attacchi missilistici che vanno soprattutto su obiettivi civili, su ospedali, su centrali elettriche, su centrali termiche, perché cercano di piegare psicologicamente la popolazione ucraina più che le forze armate” spiega Crosetto. “Noi ci siamo resi disponibili a dare delle armi che non attaccassero i russi ma difendessero dagli attacchi missilistici” precisa.
“Daremo un sistema di difesa che consenta agli ucraini di abbattere i missili prima che arrivino al suolo. Che mi pare sia una cosa difficilmente criticabile. Io non riesco a criticare un aiuto dato a una popolazione per difendersi da un missile che cade su una scuola, un condominio o una centrale elettrica” ha sottolineato il ministro della Difesa intervenuto alla trasmissione L’Aria che tira su La7. Crosetto aggiunge che questi aiuti a Kiev non servono solo per salvare l’Ucraina ma per evitare che le truppe russe arrivino ai confini europei: “quello sarebbe l’inizio della Terza Guerra mondiale” dice il ministro.
Crosetto: armi non difendono solo Kiev ma allontanano la Terza guerra mondiale
Per questo, l’aiuto dell’Italia e dell’Ue all’Ucraina, anche militare, è anche un tentativo di scongiurare una escalation drammatica di un conflitto che resta tra due nazioni. “Se la Russia arrivasse ad annettere tutta l’Ucraina e ad avere i carri armati al confine con la Polonia, cosa succederebbe da parte di nazioni che fanno parte della Nato, di fronte ad azioni di questo tipo? E quale sarebbe l’escalation successiva e certa? Dobbiamo pensare di fare con coraggio scelte difficili, con la consapevolezza della loro difficoltà, per evitare scenari peggiori” rifletta Crosetto.
Il ministro interviene anche sui carri armati promessi da Germania e Ue e altre nazioni europee. L’invio di questi Panzer, ribadisce Crosetto, “sono la conseguenza del fatto che la Russia riparte con un’azione territoriale pesante“. Le truppe di Mosca entreranno sul territorio ucraino con 300mila uomini e mezzi pesanti per conquistare l’Ucraina. E sottolinea come questo decreto per l’Ucraina, a differenza degli altri cinque precedenti, sia “l’unico che contiene solo armi difensive, poi gruppi elettrogeni, tende, materiale per aiutare la popolazione e le forze armate a superare l’inverno. Un dl con criteri pacifisti dovrebbe essere inattaccabile”.