Giuseppe Cruciani torna all’attacco su La Zanzara: Sanremo, donne escluse dal podio e la sua crociata contro i pitbull.
Non c’è puntata de La Zanzara senza che Giuseppe Cruciani trovi un nuovo bersaglio su cui scagliarsi. Questa volta, il conduttore ha sfoderato il suo consueto repertorio contro le polemiche sul Festival di Sanremo, con un tono che oscilla tra l’irritazione e il disprezzo per tutto ciò che sa di “politicamente corretto”.
Cruciani torna all’attacco: Sanremo e le donne escluse dal podio
“Ragazzi, non ne posso più! Hanno trasformato la conclusione del Festival in un inno al patriarcato e nella discriminazione delle donne, avete rotto il caz**!”, ha tuonato in diretta, confermando ancora una volta il suo fastidio per i discorsi che denunciano la sistematica esclusione delle donne dai riconoscimenti più prestigiosi.
Elodie ha espresso il suo sconcerto per l’assenza di Giorgia tra i primi cinque classificati: “Non vedere Giorgia nella top 5 è stato irrispettoso per la sua carriera. La cinquina era di soli uomini, sembra che noi donne dobbiamo saper fare le capriole per arrivare dove gli uomini arrivano con semplicità. Non siamo inferiori a nessuno”, ha affermato la cantante intervistata da Mara Venier durante Domenica In.
Cruciani, dal canto suo, ha risposto con un tono sdegnato: “Ma che straminchi* c’entra se la gente ha votato così e anche i giornalisti e le radio, porca la gran tro**!”.
Giorgia esclusa dalla top 5: è davvero solo una coincidenza?
Non è la prima volta che Sanremo viene accusato di favorire un podio tutto al maschile.
Anche la stessa Giorgia ha sottolineato questa tendenza: “Non è la prima volta, sempre sul podio dei primi 5 tutti uomini, qualcosa di atavico e inconscio porta a non votare per le donne”.
Pronta la replica di Cruciani: “No, evidentemente piacevano altre canzoni o altri personaggi, questo è: portatelo a casa e non ci scassate i cabasissi con le solite cose!”.
Eppure, a ben vedere, il fenomeno della scarsa rappresentanza femminile nelle posizioni più alte della classifica è un dato di fatto. Che si tratti di Sanremo o dei vertici di qualunque altro ambito artistico e professionale, il soffitto di cristallo è ancora lì, pronto a respingere le donne con motivazioni che suonano sempre troppo deboli.
Cruciani e la crociata contro i pitbull
Come se non bastasse, Giuseppe Cruciani ha deciso di chiudere la puntata con una delle sue uscite più controverse, questa volta incentrata su un tragico fatto di cronaca.
Una neonata di nove mesi è stato sbranato da un pitbull in casa, e il giornalista ha colto l’occasione per lanciarsi in una crociata contro questa razza: “Ma cosa deve succedere ancora per proibire il commercio di questa minchi* di cani in Italia, cosa deve accadere? Già ci sono 12 paesi che hanno proibito, vietate il commercio di questi cani!”.
Un’affermazione che ha scatenato immediatamente il dibattito. Da un lato, chi vede nei pitbull una minaccia, dall’altro chi sottolinea come la responsabilità sia sempre del proprietario e non dell’animale. La demonizzazione di una razza è davvero la soluzione?
Ancora una volta, Giuseppe Cruciani è riuscito a catalizzare l’attenzione con il suo stile provocatorio. Ma se il suo obiettivo era smontare la questione del sessismo a Sanremo, ha ottenuto l’effetto opposto: ha solo confermato quanto ancora sia radicato il problema.
