Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio alza l’allerta per le emergenze nel paese.
Fabrizio Curcio è andato a Stromboli dopo il disastro dei giorni scorsi e racconta la sua preoccupazione in un’intervista a la Repubblica. Il capo della Protezione civile ammonisce dicendo che “Di prevenzione non si può parlare solo dopo una disgrazia”. Il problema è che questo tipo di eventi estremi stanno diventando troppo frequenti. “Vedere le case riempite di fango è un’esperienza terribile. Non è solo per la perdita degli oggetti, ma anche per il pericolo corso dalle persone” racconta Curcio.
“Avremo sempre più spesso temporali pericolosi e dovremo stare sempre più attenti. Scegliere il comportamento corretto può fare la differenza tra la vita e la morte” dichiara secco il capo della Protezione civile. Secondo Curcio Stromboli corre ancora rischi nel caso dovesse piovere nuovamente ma rassicura: “Non abbandoneremo l’isola. E’ una bellezza nazionale, ma molto delicata.”
Il capo della protezione civile invita i cittadini a stare attenti e alla politica di agire
Curcio spiega che la probabilità di incendi aumenta durante le stagioni siccitose questi possono aumentare i rischi idrogeologici. Per il capo della Protezione civile la politica non sta facendo abbastnaza per questo cambiamento climatico. “Quasi tutti hanno il tema dell’ambiente in agenda ma quasi nessuno poi lo approfondisce.” Ma comunque sarà qualcosa da affrontare anche a livello internazionale.
“Dall’inizio del mese abbiamo dovuto affrontare una situazione importante al giorno” dice Curcio elencando i disastri del Trentino, Monteforte Irpino, Stromboli e Firenze. “Il 94% dei comuni italiani è a rischio per frane, alluvioni o erosione costiera” allerta. “La natura è bellissima ma dobbiamo avere rispetto per le sue manifestazioni estreme”. Purtroppo, dice che questi eventi non si possono programmare con precisione dove colpirà un alluvione e con quali conseguenze.
Il capo della Protezione civile invita i cittadini a seguire le allerte delle istituzioni e dichiara che spesso di un temporale si ha meno paura rispetto ad un incendio ma invece è un pericolo enorme.