In Italia i cittadini rischiano di dover rinunciare alle cure
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Direttore: Alessandro Plateroti

In Italia i cittadini rischiano di dover rinunciare alle cure: costano troppo

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A causa dei costi elevati e delle liste di attese infinite, molti italiani sono costretti a rivolgersi fuori Regione per le cure sanitarie.

Sebbene l’Italia, rispetto agli Stati Uniti, sia nota per una migliore situazione sanitaria, nel prossimo futuro ciò potrebbe diventare un lusso inaccessibile. Ad oggi, sono già molte le famiglie italiane che si vedono costrette a rinunciare alle cure sanitarie perché diventate troppo costose. In altri casi, per molti cittadini non resta che affacciarsi oltre i confini della propria Regione.

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Cure sanitarie, Ospedale

I dati di Eurispes

Secondo l’ultimo rapporto sul Sistema sanitario italiano “Il termometro della salute”, redatto da Eurispes ed Enpam, un quarto delle famiglie italiane denuncia difficoltà economiche relativamente alle prestazioni sanitarie.

Nel 2022, sono soprattutto le Regione del Sud Italia (28,5%) e le Isole (30,5%) ad accusare maggiori difficoltà. Il 33,3% dei cittadini invece, ha dovuto rinunciare a prestazioni o interventi sanitari per indisponibilità delle strutture sanitarie e liste di attesa, che li ha costretti a rivolgersi fuori Regione per accedere alle cure.

Se il sistema sanitario nazionale “non sarà messo in grado di programmare e poi assorbire le necessarie professionalità”, le case di cura e gli ospedali rischieranno di restare vuote. Il comparto della medicina generale, già in estrema crisi, e gli ospedali continueranno a degradarsi, portando la sanità pubblica “a deperire”. “Si apriranno ulteriori autostrade per la sanità privata e curarsi diverrà una questione di censo”, spiega Eurispes.

I costi per le cure sanitarie

Inoltre, gli italiani spendono annualmente di tasca propria in salute (per cure e farmaci non coperti dal Ssn) quasi 40 miliardi di euro, raggiungendo una quota del Pil superiore al 2%. Costretti a rivolgersi a strutture pubbliche accessibili in altre regioni, circa 1,5 milioni di cittadini nel 2018 hanno dovuto pagare ulteriori spese “determinando una ulteriore difficoltà in budget sanitari”, evidenzia Eurispes.

Al contrario, le Regioni che erogano molte prestazioni a cittadini non residenti possono contare su di un over-budget, che rende possibile investimenti in strutture e personale “di cui beneficiano in primo luogo i cittadini residenti”.

Secondo quanto emerso dal rapporto, nel 2018 la Regione Lombardia ha registrato un saldo positivo di quasi 809 milioni di euro, mentre la Regione Calabria registra un deficit di quasi 320 milioni di euro e la Regione Campania di più di 302 milioni. 

Gli stipendi dei medici

In Europa, l’Italia è agli ultimi posti sulla remunerazione di medici specialisti e infermieri ospedalieri. Nel nostro Paese infatti, i medici hanno un reddito pari a 2,4 volte quello medio, mentre in Gran Bretagna il rapporto sale a 3,6, in Germania a 3,4, in Spagna a 3,0, e in Belgio a 2,8.

Il lavoro del medico, quindi, in Italia ottiene un riconoscimento economico inferiore a ciò che avviene nei maggiori Paesi dell’Europa occidentale. Motivo che ha provocato il fenomeno della fuga di medici e infermieri all’estero.

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ultimo aggiornamento: 21 Giugno 2023 14:40

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