Covid, da gennaio chiude il numero verde 1500

Covid, da gennaio chiude il numero verde 1500

A partire da gennaio 2023 il numero verde 1500 che forniva informazioni ai cittadini sul Covid-19 risulta disabilitato.

Tra le tante novità introdotte nel 2023, anche la chiusura del numero verde 1500. Si tratta del numero di pubblica utilità reso disponibile il 27 gennaio 2020 dal ministero della Salute. Lo scopo era quello di fornire informazioni qualora i cittadini avessero avuto dubbi in merito al Covid-19 e alla sua gestione.

A partire da gennaio 2023 il numero è stato “temporaneamente sospeso“. Chiamando il numero 1500 il cittadino viene rimandato all’ordinanza della Protezione civile del 13 ottobre scorso. Questa ha decretato la fine del servizio lanciato per dare consulenze telefoniche e informazioni sul Covid. Lo scopo del numero verde 1500 era quello di informare i cittadini riguardo alle misure di prevenzione, alla campagna di vaccinazione e alla Certificazione verde Covid-19.

Oltre 500 operatori senza lavoro

A causa della chiusura del numero verde 1500, gli oltre 500 operatori che lavoravano per la linea sono rimasti senza lavoro. Purtroppo, nonostante gli incontri organizzati nelle ultime settimane con il ministero, i sindacati non sono riusciti ad evitare la chiusura della linea.

Il servizio era composto da una linea gestita da operatori formati in materia del Covid-19, che insieme ai dirigenti sanitari davano ai cittadini le indicazioni relative alla gestione del Covid-19 e alle misure di prevenzione, nonché informazioni legate alle regole del Green Pass.

Durante il periodo più acuto della pandemia, il numero verde 1500 ha fornito indicazioni ai cittadini 24 ore su 24, sette giorni su sette. Recentemente, l’orario era stato ridotto dalle 8 alle 20, tutti i giorni. In gennaio scorso le telefonate sono state veramente tantissime: circa 25mila al giorno. Ovviamente, con il passare del tempo e con il ridursi del tasso di positività, il numero di telefonate giornaliere si è drasticamente ridotto.

In occasione di un incontro datato 7 dicembre 2022 con i ministeri del Lavoro, delle Imprese e della Salute, Cgil Cisl e Uil hanno “espresso tutte le preoccupazioni sui gravi rischi occupazionali”. I sindacati hanno riferito che il ministero della Salute aveva intenzione di valorizzare le competenze di chi aveva lavorato per 3 anni presso la linea verde 1500 in merito alle “campagne vaccinali di prevenzione sanitarie per malattie virali endemiche”. “Tenuto conto che il percorso descritto prevede una tempistica di realizzazione non di breve periodo, il ministero si era impegnato a prorogare il servizio 1500”, come dichiarato da Cgil, Cisl e Uil. La proroga però, non c’è stata.