Scandalo Qatar: il Pd attacca D’Alema

Scandalo Qatar: il Pd attacca D’Alema

Con le mazzette del Parlamento europeo c’entra anche D’Alema e la fabbrica di Priolo della Lukoil. L’accusa del Pd.

Il Pd insieme ad Articolo 1 è stato travolto dal caso di corruzione del Parlamento europeo. Al centro dello scandalo l’ex europarlamentare Panzeri accusato di essere stato corrotto dal regime del Qatar dopo che in casa sua e in quella della vicepresidente dell’europarlamento greca Kaili sono stati trovati sacchi di soldi. L’indagine è ancora in corso ma il gruppo dei socialisti europei è scosso e soprattutto la compagine italiana. In questo scandalo si inserisce anche l’interessamento di un imprenditore qatariota per la Lukoil presentato da D’Alema.

L’ex Pds ora è impegnato nelle consulenze internazionali e dopo il caso delle armi alla Colombia, esplode un altro possibile scandalo che lega il Golfo alla Russia passando per l’Italia e D’Alema. L’ex premier avrebbe presentato al governo un imprenditore ricchissimo del Qatar come acquirente della raffineria Lukoil di Priolo, in Sicilia andata in difficoltà dopo l’embargo alla Russia. Il vice segretario del Pd Giuseppe Provenzano collega i punti.

Massimo D Alema

La questione qatariota coinvolge anche l’ex premier e la Lukoil

«Vedere ex leader della sinistra fare i lobbisti in grandi affari internazionali non è solo triste, dice molto sul perché le persone non si fidano, non ci credono più» accusa il dem. Nel frattempo il Pd si è prontamente esposta per criticare l’accaduto che coinvolge il suo partito nel gruppo in Europa. “Condanniamo con fermezza ogni forma di corruzione e ogni tentativo di condizionare l’indipendenza dell’Europarlamento e di tutte le istituzioni europee. Sosteniamo pienamente il lavoro della magistratura e delle autorità inquirenti belghe”. 

Dopo l’unica cordata in lizza per l’acquisizione della raffineria arrivata dagli Usa, spunta anche l’opzione qatariota, casualmente. Ad essere interessato è Ghanim Bin Saad Al Saad, a fianco di investitori italiani, presentata al governo da Massimo D’Alema che nei giorni scorsi ha incontrato a Roma il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia), che con Urso e Giorgetti si occupa del caso Priolo.

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