Danilo Coppola, negata l’estradizione in Italia: “Qui la giustizia funziona”

Danilo Coppola, negata l’estradizione in Italia: “Qui la giustizia funziona”

L’imprenditore Danilo Coppola non tornerà in Italia: gli Emirati Arabi Uniti respingono la richiesta di estradizione.

Gli Emirati Arabi Uniti, come riportato da Tgcom24.mediaset.it, hanno respinto la richiesta di estradizione avanzata dall’Italia per Danilo Coppola.

Si tratta dell’imprenditore romano e noto protagonista delle scalate bancarie durante la stagione dei “furbetti del quartierino“. Coppola, condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta, festeggia sui social: “Qui la giustizia funziona“.

Rifiutata l’estradizione di Danilo Coppola

Secondo fonti legali, gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di non estradare Danilo Coppola, condannato a quasi sei anni di carcere per bancarotta fraudolenta nel 2022.

L’imprenditore era stato arrestato a dicembre ad Abu Dhabi su mandato d’arresto internazionale, ma è stato successivamente rilasciato.

In un video su Instagram, l’immobiliarista romano ha espresso la sua gioia: “Devo dirvi che sono molto emozionato. E’ ufficiale: gli Emirati Arabi Uniti non concedono la mia estradizione in Italia che mi vuole arrestare“.

L’immobiliarista ha sottolineato la trasparenza e l’equità del sistema giudiziario degli Emirati Arabi, dichiarando: “Qui non c’è pregiudizio, non c’è il preconcetto, vige la meritocrazia“.

Ha anche affermato che le autorità di Abu Dhabi hanno deciso di non estradarlo in Italia ritenendo che sia perseguitato. “Anche la Svizzera in passato aveva negato la mia estradizione. Non aggiungo altro, ma questo ci deve far riflettere su come in Italia funziona la giustizia“, ha concluso Coppola.

La condanna e il mandato d’arresto

La condanna definitiva a sette anni, ridotta poi a sei anni, due mesi e dodici giorni, per tre episodi di bancarotta fraudolenta è stata la base del mandato d’arresto internazionale.

I fallimenti del Gruppo Immobiliare 2004, di Mib Prima spa e di Porta Vittoria spa, quest’ultimo dichiarato il 15 settembre 2016, hanno segnato la caduta di Coppola. A questi si aggiungono tre mesi per una condanna per diffamazione a Bergamo.

Il percorso giudiziario di Coppola è complesso. Oltre alla condanna del 2022, lo scorso 19 marzo a Milano, l’imprenditore ha ricevuto un’altra condanna in primo grado a due anni e otto mesi nel processo per il caso “Porta Vittoria bis”, sempre per ipotesi di bancarotta.

Questa condanna ha portato la pena finale, in continuazione con quella precedente, a nove anni e otto mesi. Negli ultimi anni, l’imprenditore ha vissuto tra la Svizzera e Dubai, cercando di evitare l’esecuzione delle condanne italiane.