Danimarca e mine navali nel Baltico: il messaggio nascosto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Danimarca e mine navali nel Baltico: il messaggio nascosto alla Russia

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La Danimarca acquista centinaia di mine navali per rafforzare la difesa. Un’iniziativa militare con implicazioni strategiche per la Nato.

Nel contesto attuale, segnato da crescenti tensioni geopolitiche e un progressivo riarmo dei Paesi membri della NATO, molte nazioni stanno riconsiderando le proprie strategie difensive come la Danimarca. La sicurezza marittima è tornata al centro delle attenzioni, soprattutto in aree strategiche come il Mar Baltico. In questo quadro, ogni scelta militare assume una valenza che va oltre la semplice difesa del territorio nazionale.

soldato ucraino con fucile assalto AK
soldato ucraino con fucile assalto AK

Un ritorno alla strategia difensiva classica

La posizione geografica della Danimarca — che controlla gli stretti tra il Mare del Nord e il Baltico — è cruciale per la sicurezza dell’intera Europa settentrionale. Non stupisce, quindi, che il governo danese abbia deciso di investire significativamente in sistemi di difesa navale, in particolare nelle mine marine. Una scelta che rispolvera tecniche belliche considerate obsolete ma che, nella nuova era della deterrenza asimmetrica, tornano a essere rilevanti.

Un messaggio chiaro anche per Mosca

Il recente annuncio dell’acquisto di centinaia di mine navali da parte della Danimarca non è un semplice potenziamento delle capacità militari. È una mossa simbolica che si inserisce nel più ampio contesto delle tensioni Nato-Russia, aggravate dal conflitto in Ucraina e dall’instabilità nei mari settentrionali.

Come dichiarato dal ministro della Difesa danese, “l’acquisizione… rafforza le nostre difese nelle acque interne danesi. Ciò è fondamentale alla luce dell’attuale situazione di sicurezza”. L’obiettivo, ha aggiunto, è “aumentare la propria potenza di combattimento” in linea con un più ampio adeguamento delle forze armate.

Il Comando della Marina danese ha sottolineato che “le mine navali offrono un vantaggio strategico nel controllo delle acque nazionali, impedendo l’accesso a navi indesiderate in zone sensibili”. Una visione ribadita dal comandante Søren Kjeldsen: “le mine marine ci danno un vantaggio strategico nel controllo e nella protezione delle nostre acque… garantire la nostra sovranità e amplificare la nostra capacità di gestire potenziali minacce e proteggere il Regno.”

L’acquisizione delle mine navali non è solo un atto di difesa. È un messaggio strategico rivolto a Mosca, un modo per ribadire che il Mar Baltico non è terra di nessuno, ma uno spazio sorvegliato, pronto a essere difeso con determinazione.

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2025 18:17

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