Il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ha attaccato la premier Meloni e il governo che ora pretende le scuse da Parigi.
Un nuovo scontro tra Roma e Parigi. I cugini d’Oltralpe tornano ad attaccare il governo Meloni sulla questione migranti. A farlo è il ministro dell’Interno Gerald Darmanin, che si scagliò contro il governo di Roma anche durante l’episodio dell’Ocean Vikings. Darmanin questa volta dichiara la premier Meloni incapace di gestire la questione migratoria accusandola di aver mentito ai suoi elettori.
Le parole di Darmanin sono stati definiti insulti inaccettabili anche dal ministro degli Esteri Tajani che ha cancellato la visita a Parigi dove doveva incontrare la sua omologa. “Da parte francese si nota sia il dispiacere, che l’imbarazzo su quanto accaduto, ma la precisazione dei francesi è stata insufficiente, non ci sono le scuse, È stato un insulto gratuito e volgare ad un Paese amico” ha dichiarato il capo della Farnesina.
Tajani pretende rispetto e le scuse di Parigi
“La signora Meloni è come la signora Le Pen, vale a dire che viene eletta sulla base del ‘vedrai quello che vedrai’, e poi quello che vediamo è che non si ferma e che sta pure peggiorando!” ha anche detto Darmanin nella stessa intervista. Per il vicepremier Tajani si tratta di qualcosa di inaudito e aggiunge parlando con il Corriere della Sera: “Vorrei vedere se Piantedosi avesse detto delle cose simili sulla Francia e sul suo governo, cosa sarebbe successo, ci sarebbero state delle conseguenze gravissime“.
Per il ministro Tajani quindi non è sufficiente ciò che ha detto Parigi per riparare alla “raffica di insulti gratuita”. Il portavoce del governo francese ha dichiarato che nelle parole di Darmanin non c’era intenzione di “ostracizzare l’Italia” e ha continuato dicendo che Italia e Francia sono legate “intimamente”. Ma il capo della Farnesina ha messo in chiaro: “Siamo un grande Paese, democratico, fondatore dell’Unione europea, con millenni di storia. Pretendiamo rispetto, che è lo stesso rispetto che nutriamo nei confronti dei nostri alleati.“