Il blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo. Crolla l'occupazione femminile
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo. Crolla l’occupazione femminile

Il blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo. Dal 22 le aziende potranno decidere di ridurre il proprio personale.

ROMA – Il blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo. Come riferito da La Repubblica, la scadenza della misura è stata fissata il primo giorno di primavera. La novità principale è rappresentata dalla possibilità per le aziende di ridurre il proprio personale anche con l’utilizzo della cassa integrazione.

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Fino a questo momento, infatti, il Governo aveva previsto lo stop ai licenziamenti per tutto il periodo della Cig Covid. Dal 22 marzo non sarà più così e la data in molte aziende è stata segnata in rosso sul calendario, anche se non sono escluse modifiche nelle prossime settimane.

L’annuncio di Conte sul blocco dei licenziamenti

Lo stop fino a marzo ai licenziamenti è stato annunciato dal premier Conte in un incontro con i sindacati.

Stiamo vivendo una situazione molto complessa con tanta preoccupazione e sofferenza e per questo il governo ritiene di dover fare uno sforzo finanziario ulteriore e dare un messaggio a tutto il settore lavorativo di certezza e sicurezza. Il blocco dei licenziamenti viene prolungato alla fine di marzo, mentre la cassa Covid sarà gratuita per tutti i datori di lavoro“, le parole del presidente del Consiglio.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Crolla l’occupazione femminile

Crolla l’occupazione femminile. Come evidenziato da un dossier della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, riportato dall’Ansa, il secondo trimestre del 2020 ha registrato una perdita di 47mila posti. Su 100 impieghi presi in un anno (841mila il totale) quelli femminili rappresentano oltre il 50%.

La tendenza ad allontanarsi dal lavoro – si legge nel documento – rinunciando anche alla ricerca di un’occupazione, è cresciuta sensibilmente, facendo registrare un incremento di 707mila donne inattive (+8,5%), soprattutto nella fascia giovanile“. Numeri che rischiano di crescere nei prossimi mesi in caso di un nuovo lockdown generalizzato, anche se il Governo spera di ripartire il prima possibile con la crescita economica.

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ultimo aggiornamento: 2 Novembre 2020 15:22

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