Bankitalia: contrazione del Pil italiano del 9,2 per cento nel 2020

Bankitalia: contrazione del Pil italiano del 9,2 per cento nel 2020

I dati di Bankitalia sul Pil italiano: contrazione del 9,2% nel 2020. Il calo può toccare anche il 13,1%.

ROMA – I dati di Bankitalia sul Pil italiano segnano una contrazione del 9,2% nel 2020 ma il calo potrebbe toccare anche il 13,1% nei prossimi mesi. Il recupero dovrebbe avvenire nel biennio 2021 e 2022 con una crescita del 4,5% e del 2,8%.

La ripresa del Pil – si legge nella nota – sarebbe in larga parte attribuibile al graduale venir meno degli effetti connessi con le misure di contenimento […]“.

Borse in positivo

Le stime di Bankitalia non sembrano spaventare Piazza Affari che ha concluso gli scambi con un +2,82%. Progresso maggiore per Francoforte (+3,36%) e Parigi (+3,76%) mentre cresce meno Londra che al termine della sessione ha registrato un positivo del 2,25%.

Molto bene anche gli indici americani ‘spinti’ dalla diminuzione del tasso di disoccupazione. Il Dow Jones al termine degli scambi ha avuto un progresso del 3,15% mentre il Nasdaq ha chiuso con un +2,06%. Bene anche Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,74%.

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E’ stata una settimana importante per i mercati che hanno terminato quasi sempre in positivi spinti dalle diverse decisioni presi dai singoli Paesi. La speranza è quella di continuare così anche nella prossima settimana per cercare di recuperare quanto perso in pieno lockdown.

Spread in forte calo

Lo spread continua ad essere in forte calo. La chiusura di questa settimana è stata a 168 punti base, ai minimi ormai da diverse settimane. Il rendimento del titolo decennale si è fermato all’1,41%. L’euro ha terminato la giornata a 1,1313. Una frenata arrivata dopo la notizia dell’aumento del tasso dell’occupazione in Usa.

Il petrolio è ritornato a salire. Il Brent al termine della settimane vale 42,18 dollari mentre il Wti 39,34 dollari. Un weekend di sospensione per il prezzo del gregge in attesa delle decisioni dell’Opec+ sul prolungamento dei tagli alla produzione che dovrebbe arrivare nei primi giorni della prossima settimana.