I dati di Bakitalia sui migranti: "Tra il 2020 e il 2030 230 milioni di profughi"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Migranti, i numeri di Visco: “Tra il 2020 e il 2030 sono attesi 230 milioni di profughi”

Ignazio Visco

I dati di Bankitalia sui migranti: “Tra il 2020 e il 2030 sono attesi oltre 230 milioni di profughi. Possibile una diminuzione delle persone tra i 25 e i 64 anni”.

CAGLIARI – Dopo i numeri svelati nella giornata di ieri (giovedì 7 novembre 2019 n.d.r.), da Cagliari sono arrivati i dati di Bankitalia sui migranti. A svelarli è stato lo stesso governatore Ignazio Visco durante il suo discorso all’inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020.

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Tra il 2020 e il 2030 – precisa il numero uno di via XX Settembre citato dall’ANSAil flusso di nuovi migranti potrebbe raggiungere la cifra record di circa 230 milioni di persone, quasi quanto la loro attuale consistenza. In Europa, tuttavia, gli arrivi previsti non basterebbero più a impedire una sensibile diminuzione del numero di persone in età attiva“.

L’allarme di Visco

Nel suo discorso Ignazio Visco ha lanciato un chiaro allarme sulla diminuzione del numero di persone in età attiva: “Nei prossimi 25 anni – ha detto il governatore di Bankitalia – i cittadini compresi tra i 20 e i 64 anni scenderanno di quasi 30 milioni in Europa, 6 dei quali in Italia. La stessa classe di età aumenterà fortemente, invece, in Africa e in Asia, rispettivamente di circa 570 e 290 milioni nelle previsioni delle Nazioni Unite: le risultati pressioni migratori saranno fortissime“.

Ignazio Visco
fonte foto https://www.facebook.com/tatiana.dellolio

Ignazio Visco: “Reddito pro capite a rischio riduzione”

Ignazio Visco si è soffermato anche su un argomento molto attuale come il clima: “La crisi ambientale – ha precisato – potrebbe ridurre il reddito pro capite mondiale di quasi un quarto entro il 2100 rispetto al livello che potrebbe altrimenti raggiungere“.

E l’allarme riguarda specialmente quei Paesi che in questo momento stanno attraversando un momento economico non semplice: “Le riduzioni – ha concluso il numero uno di via XX Settembre – dovrebbero riguardare soprattutto il Sud del mondo e più lievi (in qualche caso aumenti) nel resto del pianeta“. Dati che preoccupano e non poco il futuro di tutti i Paesi.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:39

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