Istat, terzo trimestre rivisto al ribasso: crescita al +15,9 per cento. Ocse: “In Italia ripresa lenta”

Istat, terzo trimestre rivisto al ribasso: crescita al +15,9 per cento. Ocse: “In Italia ripresa lenta”

I dati definitivi dell’Istat sul terzo trimestre evidenziato una crescita al +15,9 per cento.

ROMA – Sono stati pubblicati i dati definitivi dell’Istat sul terzo trimestre. Numeri al ribasso rispetto ai numeri congiunturali pubblicati a fine ottobre. Rispetto al trimestre precedente c’è stata una crescita del 15,9% (e non del 16,1% come inizialmente previsto).

I dati restano negativi per quanto riguarda il confronto con l’anno precedente. Su base annua la crescita si è contratta del 5% (nella rivelazione era del 4,7%). La variazione prevista è per il -8,3%, numero destinato a peggiorare nel quarto trimestre.

Istat: “Ripresa diffusa a tutti i comparti economici”

I dati sono stati commentati dall’Istat: “La ripresa è diffusa a tutti i comparti economici – si legge nella nota – e dal lato della domanda, è trainata sia della componente interna, sia da quella estera. Sul piano interno contributi alla crescita fortemente positivi sono venuti dai consumi privati e dagli investimenti, mentre la variazione delle scorte ha contribuito negativamente per un punto percentuale. A causa delle flessioni dei primi due trimestri, la variazione tendenziale resta negativa nella misura del 5%. La ripresa dell’attività produttiva si accompagna a una marcata ripresa dell’input di lavoro in termini di ULA e ora lavorate mentre le posizioni lavorative hanno registrato una debole crescita“.

Operai Industria

Ocse: “Ripresa economica italiana lenta e non omogenea”

Ripresa economica italiana lenta e non omogenea“, a dirlo è l’Ocse nell’Economic Outlook presentato a Parigi. “La serrata e l’incertezza stanno pensando sull’attività, sebbene l’auto del Governo abbia mitigato gli effetti sulle aziende e famiglie“, ha precisato l’Organizzazione, riportata dal Corriere della Sera.

Per quanto riguarda i numeri, nel 2021 il Pil italiano dovrebbe crescere del 4,3%, mentre nel 2022 l’aumento del Prodotto interno lordo sarà del 3,2%. Si tratta di numeri molto incerti, con il vaccino che sarà decisivo per il ritorno alla normalità e, quindi, ad una ripresa delle attività economiche a pieno ritmo.