L’allarme della Fipe: “Da inizio pandemia persi 45 miliardi”

L’allarme della Fipe: “Da inizio pandemia persi 45 miliardi”

I dati della Fipe sugli effetti della pandemia sulla ristorazione: “Persi 45 miliardi”.

ROMA – La Fipe ha reso noto i suoi dati sugli effetti della pandemia sulla ristorazione. La Federazione, interpellata dall’Adnkronos, ha parlato di una perdita di circa 45 miliardi di euro per le restrizioni e le chiusure dovute al coronavirus.

Le riaperture, comunque, non aiutano la ripartenza. Le perdite, infatti, sono previste tra i 50 e i 55 milioni al giorno. Al 31 maggio, se non ci saranno dei cambiamenti delle misure, si stima un rosso di 1,9 miliardi per i ristoranti e di 2,5 miliardi per i bar.

Fipe: “Il settore è devastato”

I numeri sono stati commentati da Luciano Sbraga. “Nel 2020 gli esercizi pubblici hanno perso oltre 34 miliardi di euro, raggiungendo quindi una perdita totale di oltre 45 miliardi di euro dall’inizio della pandemia ad oggi – le parole del direttore dell’ufficio Fipe Confcommercio – Nel primo quadrimestre le attività del settore fuori casa hanno perso 9 miliardi di euro e stimiamo un rosso di 11,5 miliardi alla fine di maggio […]“.

Il settore è devastato – ha aggiunto – e si continua ad intervenire con misure inconcepibili come quello del divieto del consumo al banco, attraverso una ricolare del ministero dell’Interno […]. Abbiamo perso già 22mila aziende nel 2020 e 242mila posti lavoro, dei quali la metà sono a tempo indeterminato perché con il blocco dei licenziamenti le persone si sono dimesse, avendo percepito che non hanno più alcun futuro nel settore e hanno cambiato lavoro“.

Ristorante

Centrodestra in pressing

Il Centrodestra continua ad essere in pressing per riaprire anche all’interno e consentire ai ristoranti di poter ripartire. Nei prossimi giorni il Governo convocherà la cabina di regia per valutare meglio i numeri e capire se si potranno alleggerire le misure sia sul mangiare dentro i locali che sull’orario del coprifuoco. Un doppio passaggio fondamentale per cercare di riportare il sereno all’interno della maggioranza.