Lavoro, i dati Inps sul mese di novembre 2020: i numeri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Lavoro, i dati Inps sul mese di novembre

Inps, i dati sul lavoro per quanto riguarda il mese di novembre: calo sostanziale dei rapporti registrati rispetto allo stesso mese del 2019.

Nel mese di novembre 2020 si registrano 664.000 rapporti di lavoro in meno rispetto a quelli registrati nello stesso mese dell’anno precedente, quindi del 2019. I nuovi dati che fotografano la situazione nel mondo del lavoro sono quelli dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps.

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Inps, i dati sul lavoro a novembre 2020

Nell’arco degli undici mesi del 2020 analizzati fino a questo momento dall’Inps, quindi fino al mese di novembre dello scorso anno, le assunzioni sono state 4.755.000. Il trenta per cento circa in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sempre nel 2020 si assiste ad un aumento dei rapporti di lavoro salvati dallo stop ai licenziamenti. Al contempo si registra un crollo dei contratti a termine e dei contratti stagionali.

INPS
fonte foto https://www.facebook.com/INPS.PerLaFamiglia/

L’emergenza coronavirus e la crisi economica

Ovviamente il mondo del lavoro risente della drammatica emergenza sanitaria, che come noto ha avuto, ha e avrà un impatto anche sull’economia in generale e anche sulle assunzioni.

Il quadro che emerge dai dati dell’Inps è quello noto illustrato anche da Mario Draghi in occasione del suo discorso programmatico. Al momento l’epidemia ha avut un effetto drammatico e drammaticamente selettivo nel mondo del lavoro. Stanno pagando maggiormente il prezzo della crisi le donne e i giovani. Ma, come specificato dal Presidente del Consiglio, la situazione potrebbe cambiare nel corso dei prossimi mesi, quando l’emergenza potrebbe abbattersi anche sui lavoratori con contratto a tempo indeterminato.

Il blocco dei licenziamenti

Un momento di svolta sarà rappresentato allo stop alla proroga dei licenziamenti. L’intenzione del governo sarebbe quella di mantenere la misura ancora per qualche settimana per permettere alle aziende di tirare ancora un po’ il fiato, ma prima o poi la tutela per i lavoratori verrà meno. E ovviamente il timore è che si possa assistere ad un boom di licenziamenti legato alla riorganizzazione delle aziende.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:30

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