Istat, prezzi del carrello della spesa azzerati: non succedeva dal 2018

Istat, prezzi del carrello della spesa azzerati: non succedeva dal 2018

I dati Istat sui prezzi di marzo. Nuova accelerazione dell’inflazione che torna ai livelli di maggio 2019.

ROMA – I dati Istat sui prezzi di marzo ha registrato una frenata del carrello della spesa. Rispetto al precedente report non c’è stata nessuna crescita, un qualcosa che non succedeva dal 2018, quando era stato registrato un calo dello 0,6%.

Continua, invece, ad accelerare l’inflazione. In questo mese di marzo c’è stata una crescita dello 0,9% (dato in aumento da tre mesi n.d.r.) con numeri ritornati ai livelli di maggio 2019.

Accelerazione dell’inflazione dovuta ai trasporti

L’Istat ha precisato che “la lieve accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e, in misura minore, all’accelerazione di quella dei Servizi relativi ai trasporti“.

L’inflazione di fondo – si legge ancora nel report – al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si portano entrambe a +0,8%, da +0,9% di febbraio. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e, in misura minore, dei Servizi relativi ai trasporti. L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,9% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

In crescita l’indice dei prezzi a consumo

L’indice dei prezzi a consumo – ha aggiunto l’Istat – registra un aumento su base mensile dell’1,8%, prevalentemente per effetto della fine dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto, e dello 0,6% su base annua (da +1,0% nel mese precedente“.

Il protrarsi, in alcuni casi, dei saldi stagionali, fa sì che l’aumento, rispetto a febbraio, dei prezzi di Abbigliamento e calzature, sia pari a +23,0%, molto meno ampio, quindi, di quello di marzo 2020, quando fu pari a +31,1%. La differenza tra le due variazioni si riflette sulla dinamica su base annua sia dei prezzi di abbigliamento e calzature, che invertono la tendenza da +5,8% a -0,7%, sia dell’indice generale, che registra così per l’IPCA una crescita più contenuta de NIC“.

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