I dati Istat sulla produzione nelle costruzioni di aprile 2020
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Direttore: Alessandro Plateroti

Istat, crolla la produzione nelle costruzioni ad aprile

I dati Istat sulla produzione nelle costruzioni di aprile. Registrato una contrazione del 67,8%.

ROMA – I dati dell’Istat sulla produzione nelle costruzioni hanno confermato un calo nel mese di aprile. Secondo l’istituto di statistica, nel quarto mese del 2020 c’è stata una contrazione del 67,8%, numero rivisto per gli effetti del calendario.

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L’indice grezzo ha mostrato una riduzione del 66,7% con numeri mai raggiunti nella storia. Un calo dovuto all’emergenza coronavirus con il lockdown che ha portato al blocco di molte attività. La speranza resta quella di ripartire nei prossimi mesi anche se non sarà semplice.

I dati dell’Istat sulla produzione nelle costruzioni

I dati di aprile delle costruzioni sono molto negativi. L’Istituto di Statistica ha registrato “un drastico calo della produzione su base annua con flessioni mai toccate prima“.

Per quanto riguarda i numeri nel mese di aprile c’è stato una contrazione del 67,8%. Su base mensile l’indice destagionalizzato ha registrato un nuovo calo (si tratta del terzo mese consecutivo n.d.r.) con un crollo del 51,5% rispetto a marzo raggiungendo il minimo storico dal 1995. Si tratta di dati negativi strettamente legati all’emergenza coronavirus con il lockdown che ha portato ad uno stop della produzione. Si cercherà nelle prossime settimane la ripartenza anche se non sarà semplice ritornare sui numeri del 2019.

Ance al premier Conte: “A rischio 60.000 imprese”

Nella mattinata di mercoledì 17 giugno 2020 l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) ha incontrato il premier Conte a Villa Pamphilj in occasione degli Stati Generali.

Nel suo intervento il presidente Gabriele Buia ha parlato di “un settore in crisi ormai da 12 anni. Siamo l’unico settore a non essere uscito dalla crisi economica del 2008. E questo arresto della produzione dovuto al lockdown rischia di dare la mazzata alle nostre imprese. Altre 60.000 imprese del settore e 300.000 lavoratori a rischio nei prossimi mesi“. Numeri negativi che rischiano di peggiorare in futuro visto che il settore non è ripartito.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:20

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