Coronavirus, Ocse taglia le stime del Pil mondiale

I dati Ocse sul Pil mondiale sono stati rivisti in negativo. Per quanto riguarda l’Italia si prevede una crescita pari a zero.

MILANO – I dati Ocse sul Pil mondiale sono stati rivisti in negativo. L’espansione del Coronavirus ha portato l’Organizzazione internazionale per lo sviluppo economico a tagliare di circa mezzo punto la crescita del pianeta parlando di “economia a rischio per gli effetti del Covid-19“.

A differenza della Sars, precisano i vertici dell’ente, la Cina ha guadagnato un ruolo più centrale e per questo il rischio di un vero proprio crollo della crescita è molto alto.

Italia in fase di stallo

Il Coronavirus potrebbe creare problemi anche all’Italia. Il nostro Paese, almeno secondo l’Ocse, nel 2020 dovrebbe avere una crescita pari a zero. Previsioni comunque ottimistiche rispetto a quanto riferito dalla banca d’affari americana Goldman Sachs.

Per l’Istituto statunitense il nostro Paese nel 2020 dovrebbe avere una crescita di -0,6% con un taglio di quasi un punto percentuale rispetto alle previsioni prima dell’arrivo del Coronavirus (+0,2%). Numeri che aprono ad una recessione tecnica. L’impatto del Covid-19, però, non rischia di avere degli effetti collaterali anche nel 2021 con una stima del Pil rivista in positivo. Dal +0,7% delle previsioni pre-epidemia siamo passati al +1,2% di oggi. Un rimbalzo che dovrebbe verificarsi anche a livello mondiale.

fonte foto https://www.facebook.com/theOECD/

I consigli dell’Ocse

Ritornando all’Ocse, l’Organizzazione ha consigliato ai governi di “agire rapidamente e con forza per superare il coronavirus e il suo impatto economico […]. Tutte le maggioranze devono garantire misure di sanità pubblica efficaci e dotate di risorse adeguate per prevenire il contagio e attuare politiche ben mirate a sostegno di sistemi e dei lavoratori sanitari e per proteggere i redditi dei gruppi sociali e delle imprese vulnerabili“. Misure destinate a contenere una perdita a livello economico che rischia di essere molto importante per l’intero pianeta e non solo per l’Italia.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/theOECD/