Lockdown di Pasqua, oltre 100mila controlli e 2.643 sanzioni il 3 aprile

Lockdown di Pasqua, oltre 100mila controlli e 2.643 sanzioni il 3 aprile

I dati del Viminale sui controlli del 3 aprile: sono oltre 100mila le persone fermate. 34 le attività chiuse.

ROMA – Il Viminale ha reso noto i dati sui controlli del 3 aprile, primo giorno del lockdown di Pasqua. Le persone fermate dagli oltre settantamila agenti messi in strada per questo periodo sono state 111.202. Di queste 2.643 sanzionate per non aver rispettato le misure da zona rossa, mentre 12 denunciate per il mancato rispetto delle norme anti-Covid.

Anche le attività sono state controllate. Gli esercizi commerciali verificati sono stati 14.797. Di queste solo 34 chiuse e sono 88 i titolari sanzionati dagli inquirenti per il non rispetto delle misure.

Controlli in calo, sanzioni in aumento

Rispetto al giorno precedente (venerdì 2 aprile) i controlli sono stati in calo, ma si è registrato un aumento delle sanzioni. La situazione, comunque, continua ad essere sotto controllo e la maggior parte degli italiani hanno rispettato le misure decise dal Governo.

Nei prossimi giorni continueranno tutte le verifiche del caso. Per questo lockdown di Pasqua, il Viminale ha chiesto di rafforzare i controlli. Sono oltre settantamila gli aventi messi in campo per questi tre giorni di festa.

Carabinieri

Italia in zona rossa a Pasqua

L’Italia in zona rossa a Pasqua. Per il primo weekend di aprile il premier Draghi, sostenuto dai rigoristi, ha deciso di adottare misure molto dure per evitare assembramenti e riunioni di famiglia. I movimenti, quindi, dovranno essere giustificati con l’autocertificazione.

Ricordiamo che, a differenza della zona rossa di marzo, è possibile in questi tre giorni andare a trovare amici o parenti in massimo due persone (esclusi minori di 14 anni o persone non autosufficienti).

Dal 6 aprile l’Italia ritornerà bicolore con le misure precedenti. Quindi nessuna autorizzazione di far visita nella fascia con maggiori restrizioni. E nei prossimi giorni possibile una nuova riunione del Viminale per dare ulteriori indicazioni alle forze dell’ordine.