David Rossi: i tre pm manomisero la scena del crimine

David Rossi: i tre pm manomisero la scena del crimine

Riaperto il caso di David Rossi risalente al 2013: i tre magistrati di Siena che si occuparono del caso, accusati di falso aggravato.

David Rossi, capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siene, fu trovato morto a marzo del 2013. Quasi 10 anni dal caso, e ad oggi sono proprio i tre pm che si occuparono dell’indagini ad essere accusati di falso aggravato. I tre indagati avrebberofatto ingresso nell’ufficio manomettendo la scena del crimine prime delle operazioni.

Polizia

La morte di David Rossi avvenne a Siena, il 6 marzo del 2013. Gli investigatori ritrovarono il capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena morto sulla strada su cui si affacciava il suo ufficio presso Rocca Salimbeni. Dopo quasi 10 anni, il caso resta ancora aperto, ma le indagini portano a galla una nuova scoperta.

Accusa di falso aggravato

I tre pm di Siena che si occuparono all’epoca delle indagini del caso, pare abbiano manomesso la scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere. Si tratta di Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi, i quali avrebbero spostato oggetti e documenti “senza redigere alcun verbale delle operazioni compiute”. L’accusa è quella di falso aggravato.

I tre indagati avrebbero omesso di aver fatto ingresso nell’ufficio prima delle operazioni d’indagini, manomettendo “oggetti senza redigere alcun verbale e senza dare atto alle autorità che insieme a loro avevano effettuato il sopralluogo”.

L’indagine sarebbe avvenuta in seguito a una testimonianza del colonnello Pasquale Aglieco, allora comandante dei carabinieri di Siena, che ha affermato che i due pm avevano spostato oggetti sulla scena del crimine senza informare gli ufficiali di polizia giudiziaria. Uno di loro avrebbe anche risposto a una chiamata al telefono della scrivania della vittima. I magistrati verranno convocati sotto interrogatorio mercoledì 16 novembre a Genova.

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