Caso David Rossi, troppi i misteri intorno alla sua morte

Caso David Rossi, troppi i misteri intorno alla sua morte

Dopo oltre 10 anni dalla morte di David Rossi, sua figlia Carolina Orlandi vuole vederci chiaro: “Troppe cose non tornavano”.

La tragedia che ha coinvolto David Rossi, manager della banca Monte dei Paschi di Siena, ha cambiato la vita anche a Carolina Orlandi, figlia della compagna della vittima. Ormai 30enne, la giovane donna decide di parlare su quel caso di “suicidio” che cela ancora troppi segreti.

Tribunale

Il caso di David Rossi

David Rossi diventa il compagno di Antonella, entrando nella vita di sua figlia Carolina Orlandi, che all’epoca aveva 5 anni. Una grande famiglia felice, nessun intoppo che non andasse fra loro tre. Certo, fin quando quel 6 marzo 2013 David non precipita fatalmente dalla finestra del suo ufficio, situato nella sede centrale della banca.

La Procura indagò subito per suicidio, ma la vicenda giudiziaria con gli anni diventa molto più complessa. I tre pm di Siena che si occuparono all’epoca delle indagini, pare abbiano manomesso la scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere.

Si tratta di Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi, i quali avrebbero spostato oggetti e documenti “senza redigere alcun verbale delle operazioni compiute”. I tre pm vengono così accusati di falso aggravato.

Nei giorni scorsi il Parlamento ha votato l’istituzione di una nuova Commissione d’inchiesta (dopo quella della scorsa legislatura) per far luce su quella tragica morte di David Rossi.

Carolina: “Troppe cose non tornavano”

“Nei primi mesi avevamo creduto anche noi alla ricostruzione della Procura. In fondo, sarebbe stato più sostenibile immaginarlo suicida che esposto alla paura e alla violenza”, spiega Carolina. Ma una volta vista la documentazione con cui si voleva archiviare il caso, “troppe cose non tornavano”.

Carolina insieme a sua madre chiede che venga riaperto il caso, e ce la fanno, ma poco dopo ecco che viene nuovamente archiviato. A quel punto si sono avvalse del “risalto mediatico”. Tutto ciò è costato molto, ma alla fine le due donne sono riuscite a smuovere il Parlamento che ha ammesso che sul caso non si è indagato come si sarebbe dovuto.

Tutti i punti da approfondire

Ad oggi si sa per certo che David Rossi è stato picchiato nella sede di Mps, “ma non sappiamo chi sia stato e quanto questo abbia inciso sulla caduta”. Carolina vuole scoprire proprio questo, dopodiché vorrebbe ascoltare altre persone che potrebbero fornire nuovi elementi.

“Ma ci sono altre cose da approfondire. Il portiere di Mps per un’ora non guarda le immagini di sorveglianza. Sappiamo che David è rimasto vivo per almeno 22 minuti dopo la caduta (nel video del vicolo lo si vede muoversi): il portiere avrebbe forse potuto salvargli la vita. Non lo ha fatto, non ha annotato gli ingressi quindi non sappiamo con certezza chi fosse lì quella sera”, aggiunge Carolina Orlandi.

Inoltre, in un altro che risultava acquisito e poi cancellato da una chiavetta, si vedonodue persone uscire da un’altra uscita della sede di Mps, 2 minuti dopo che David è morto. Molto altro non torna e su molto altro si dovrà lavorare”.

“Con Ilaria Cucchi ci conosciamo bene”

La lotta contro la morte di David Rossi ricorda un po’ la battaglia di Ilaria Cucchi, con cui Carolina dichiara di aver avuto “un destino comune”. “Nel suo caso però si trattava di dimostrare ciò che in fondo lei sapeva già, aveva dei nomi. Nella storia di David i buchi sono tantissimi. In 10 anni siamo riusciti a ricostruire cosa sicuramente non è successo”, spiega.

Nonostante la stima nel confronti di Ilaria, Carolina afferma di non volersi candidare in politica. “Sono un’attivista, scendo in piazza per il clima, la parità di genere. E accanto a Pietro, fratello di Emanuela Orlandi, che ho sentito da poco, quando è stata istituita la Commissione sulla sua scomparsa”.

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