Donald Trump concede al Messico un mese per negoziare sui dazi in cambio del dispiegamento di 10.000 soldati al confine.
La politica commerciale degli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump è sempre stata caratterizzata da una forte impronta protezionistica. Il tycoon ha spesso utilizzato la leva dei dazi per esercitare pressioni su partner commerciali come la Cina, l’Unione Europea e i Paesi dell’America Latina.
Le condizioni dell’accordo: più sicurezza in cambio di tempo
L’ultima mossa della Casa Bianca riguarda il Messico, un partner chiave degli Stati Uniti, soprattutto nel settore manifatturiero e agricolo. Le tensioni tra i due Paesi sono aumentate nelle ultime settimane, con Trump che ha minacciato di applicare nuove tariffe doganali per ridurre l’immigrazione clandestina e il traffico di droga.
Tuttavia, l’amministrazione americana ha deciso di concedere una tregua di 30 giorni prima di rendere effettivi i dazi. Questa decisione è stata presa dopo un’intensa negoziazione con il presidente messicano Claudia Sheinbaum, che ha accettato di rafforzare il controllo al confine con gli Stati Uniti.
L’intesa tra Trump e il Messico prevede due elementi chiave:
- Il Messico schiererà 10.000 soldati della Guardia Nazionale lungo il confine per contrastare il traffico di fentanyl e l’ingresso irregolare di migranti.
- Gli Stati Uniti sospenderanno l’imposizione dei dazi per un mese, consentendo ai due Paesi di negoziare una soluzione definitiva.
Oltre all’accordo con il Messico, Trump ha avuto una conversazione con il primo ministro canadese Justin Trudeau, sottolineando che anche il Canada dovrà affrontare nuove restrizioni commerciali. Il tycoon ha infatti criticato le politiche bancarie canadesi e il loro impatto sulle imprese statunitensi.
Le possibili conseguenze: dazi contro l’UE e reazioni internazionali
Mentre la sospensione dei dazi per il Messico rappresenta un segnale di apertura, Trump ha già preannunciato nuove misure contro l’Unione Europea. Il presidente americano ha dichiarato che presto potrebbero essere annunciati dazi contro i prodotti europei, aumentando così la tensione tra Washington e Bruxelles.
Dall’altro lato, il governo messicano vede questa pausa come un’opportunità per trovare un accordo che eviti pesanti ripercussioni economiche. La presidente Sheinbaum ha sottolineato l’importanza della cooperazione con gli Stati Uniti, pur ribadendo la necessità di rispettare la sovranità del Messico.
L’accordo raggiunto con il Messico è un chiaro esempio della strategia di Trump: usare i dazi come strumento di pressione politica e commerciale. Tuttavia, il rischio di una guerra commerciale globale resta alto, soprattutto se l’UE e il Canada dovessero decidere di rispondere con misure ritorsive.
I prossimi giorni saranno cruciali per capire se questa tregua di 30 giorni porterà a un accordo stabile o se gli Stati Uniti torneranno alla linea dura.