Le mosse di Donald Trump sui dazi destabilizzano ancora i mercati. Wall Street in rosso e anche le borse asiatiche vanno giù.
La sospensione dei dazi reciproci di 90 giorni annunciata da Donald Trump aveva portato ad una reazione positiva delle borse. Eppure, nelle ultime ore, i dati che arrivavo da Wall Street e dai mercati sono ben diverse. Da segnalare anche il dollaro in caduta libera sulle principali valute, attestandosi ai minimi dal 2024.
I dazi di Trump e la contromisura dell’Ue
Dopo aver imposto i dazi, Donald Trump ha fatto un passo indietro annunciando la sospensione delle tariffe reciproche per 90 giorni. Una mossa che ha generato ulteriore instabilità nei mercati internazionali e che ha poi portato ad una reazione pure dell’Europa. Infatti, la numero uno della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato il congelamento delle contromisure verso gli Usa, per la stessa durata ipotizzata dal tycoon.
Proprio sui dazi Usa verso l’Europa, il presidente degli Stati Uniti ha tenuto a ribadire alcuni concetti: “Ci hanno trattato molto male ma sono stati intelligenti”, ha detto Trump riferendosi, appunto, alle scelte dell’Ue. In questo senso, il leader Usa ha spiegato che ha intenzione di trattare “l’Ue come un unico blocco” e non per singoli Paesi.
Borse e mercati agitati
Dopo una iniziale ripresa di Wall Street dopo l’annuncio della sospensione dei dazi, i timori per una guerra commerciale si sono fatti sentire. In queste ore il Dow Jones ha perso il 2,50% a 39.593,44 punti, il Nasdaq ha ceduto il 4,31% a 16.387,31 punti mentre lo S&P 500 ha lasciato il 3,46% a 5.267,91 punti.
Da segnalare il dollaro in caduta libera sulle principale valute, attestandosi ai minimi dal 2024. In questo senso pesano, ovviamente, le decisioni della Casa Bianca sui dazi e l’incertezza sull’andamento della crescita economica.
Borse asiatiche in calo dopo il crollo di Wall Street. Da segnale Tokyo che ha fatto segnare un calo del 4,25%, mentre la più virtuosa è Taiwan, che ha allungato il suo rimbalzo grazie a un +1,84%.
