Gli Usa impongono dazi su Canada, Messico e Cina, con tariffe che raggiungono il 25%. Dal 2 aprile, previste misure sull’agroalimentare.
Negli ultimi mesi, le tensioni commerciali a livello globale hanno subito un’escalation significativa, soprattutto con il ritorno di Trump presidente degli USA. Le relazioni tra le principali economie mondiali si sono progressivamente deteriorate, portando a misure protezionistiche senza precedenti. Questo clima di incertezza ha influenzato mercati finanziari, catene di approvvigionamento e strategie economiche nazionali.

L’annuncio delle nuove tariffe statunitensi
Il presidente degli USA, Donald Trump, ha recentemente annunciato l’introduzione di dazi su una vasta gamma di prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina. Queste misure, che entreranno in vigore il 4 marzo, prevedono tariffe del 25% su beni canadesi e messicani e un incremento dal 10% al 20% su quelli cinesi.
L’annuncio è arrivato direttamente dalla Casa Bianca, con Trump che si è rivolto ai produttori agricoli americani tramite il suo social network, Truth. “Preparatevi a produrre molti prodotti agricoli per la vendita negli Stati Uniti”, ha scritto il tycoon. L’agroalimentare, infatti, sarà uno dei settori più colpiti da questa nuova ondata di tariffe, anche se non sono ancora stati forniti dettagli precisi sui prodotti coinvolti.
Nel caso della Cina, la motivazione ufficiale dietro la decisione è il mancato impegno da parte di Pechino nel contrastare il traffico di fentanyl. Secondo la Casa Bianca, la Repubblica Popolare non avrebbe adottato i “passi adeguati per alleviare la crisi delle droghe illecite”.
Le reazioni internazionali: Canada e Cina rispondono
Il governo canadese non ha tardato a rispondere con fermezza. La ministra degli Esteri di Ottawa, Mélanie Joly, ha dichiarato che il Canada imporrà controdazi per 155 miliardi di dollari canadesi sui prodotti americani. La prima tranche riguarderà beni statunitensi per un valore di 30 miliardi. Secondo la ministra, i dazi americani rappresentano “una minaccia esistenziale per il Canada”.
Sul fronte economico, gli effetti delle nuove misure si sono fatti subito sentire. Wall Street ha chiuso in forte ribasso, con il Dow Jones in calo dell’1,48% e il Nasdaq che ha perso il 2,64%. Tra i titoli più penalizzati, Nvidia ha registrato un tonfo del 9,64%.
La battaglia commerciale tra Stati Uniti e i suoi partner sembra dunque destinata a intensificarsi, con conseguenze imprevedibili per il commercio globale e le economie nazionali.